Città del Vaticano , mercoledì, 7. dicembre, 2016 18:00 (ACI Stampa).
Donne alla riscossa in Vaticano? Sembra di si. Negli ultimi anni il ruolo femminile nel mondo maschile della Santa Sede è stato sempre più significativo, e ora le donne che lavorano per il Papa hanno deciso addirittura di fare una associazione per difendere i loro diritti. Il nome è pretenzioso D.VA, donne in Vaticano, ma anche “diva” come si legge.
In effetti la storia è lunga; Le donne che lavorano in Vaticano sono più di 750, cioè il 19% del totale dei dipendenti del Santo Padre.
La maggior parte ha una qualifica alta e gli stipendi non sono diversi tra uomini e donne.
Ovviamente in Curia i ruoli “alti” sono di appannaggio maschile perché sono riservati ai sacerdoti e vescovi. E sul sacerdozio femminile c’è poco da dire, come ha ripetuto Papa Francesco, è stato detto tutto da Giovanni Paolo II.
La prima donna con un contratto di lavoro in Vaticano l’assunse Benedetto XV. Anna Pezzoli lavorava in Floreria a febbraio del 1915. Poi sono arrivate donne alla Biblioteca Apostolica Vaticana, e ai Musei Vaticani dove Pio XII assunse l’archeologa tedesca Hermine Speier, di fede ebraica, proteggendola dalla persecuzione nazifascista.