Molfetta , martedì, 6. dicembre, 2016 14:00 (ACI Stampa).
Cosa significa studiare la Teologia? Risponde il Patriarca Bartolomeo. “non significa apprendere solamente le nozioni offerte dalle varie materie”. Perché “teologo è colui che prega, è colui che parla delle cose di Dio, non come un osservatore esterno, ma come un vero imitatore, immerso nella conoscenza di Dio”.
Bartolomeo I prosegue la sua visita in Puglia: dopo aver ricevuto dall'arcidiocesi di Bari la Chiesa del Sacro Cuore per gli usi liturgicini, il Patriarca visita il Pontificio Seminario Teologico Pugliese Pio XI di Molfetta, accolto dal Vescovo della Diocesi Mons. Domenico Cornacchia, del Rettore don Gianni Caliandro, dall’equipe degli animatori, docenti e dai seminaristi provenienti da tutte le diocesi pugliesi.
Nel suo discorso, il Patriarca ha ricordato gli antichissimi legami tra la terra di Bari e il Patriarcato di Costantinopoli, ha invitato a pregare per la pace nel mondo e per la stabilità e l’unità delle Chiese.
Il Patriarca ha messo in luce che l’ecumenismo pugliese è un “intreccio di radici del cristianesimo greco e del cristianesimo latino”, e ha esortato i seminaristi a seguire i loro maestri e professori, sottolineando quanto sia importante una solida formazione teologica.
Una teologia che – ha detto – “non significa apprendere solamente delle nozioni offerte dalle varie materie dell’ordinamento degli studi; Teologo, è colui che prega, è colui che parla delle cose di Dio, non come un osservatore esterno, ma come un vero imitatore, immerso nella conoscenza di Dio”. Una conoscenza di Dio che rende importantissima la “formazione spirituale”.