Città del Vaticano , giovedì, 1. dicembre, 2016 11:41 (ACI Stampa).
Le resistenze alla grazia. Tutti ne abbiamo e bisogna trovarle e chiedere aiuto al Signore, riconoscendosi peccatori. E’ l’invito di Papa Francesco nell’omelia della Messa mattutina a Casa Santa Marta.
Secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana Francesco distingue diversi tipi di resistenze.
Ci sono le “resistenze aperte, che nascono dalla buona volontà” come quella di Saulo che resisteva alla grazia ma “era convinto di fare la volontà di Dio”. E’ Gesù stesso a dirgli di fermarsi e Saulo si converte. “Le resistenze aperte sono sane”, nel senso che “sono aperte alla grazia per convertirsi”.
Poi ci sono “le resistenze nascoste”, per il Papa sono le più pericolose perché sono quelle che non si fanno vedere. “Ognuno di noi ha il proprio stile di resistenza nascosta alla grazia”. Bisogna però trovarlo “e metterlo davanti al Signore, affinché lui ci purifichi”. E’ la resistenza di cui Stefano accusava i Dottori della Legge: resistere allo Spirito Santo mentre volevano apparire come se stessero cercando la gloria di Dio.
Francesco parla quindi di tre tipi di resistenze nascoste. C’è la resistenza delle “parole vuote”. Per farla comprendere Francesco si rifà al Vangelo odierno quando Gesù dice che non chiunque dice “Signore, Signore” entrerà nel regno dei cieli.