Città del Vaticano , lunedì, 28. novembre, 2016 11:20 (ACI Stampa).
“La Porta della misericordia aperta in tutte le cattedrali e nei santuari ha consentito che i fedeli non trovassero alcun ostacolo per sperimentare l’amore di Dio. È successo qualcosa di veramente straordinario che ora richiede di inserirsi nella vita di ogni giorno per fare diventare la misericordia un impegno e uno stile di vita permanente per i credenti”. Il Giubileo della Misericordia è terminato e il Papa, in occasione dell’Udienza agli Organizzatori e ai Collaboratori del Giubileo Straordinario della Misericordia per la conclusione dell’Anno Santo, fa un bilancio.
“E’ stato un Anno denso – spiega il Pontefice - pieno di iniziative in tutta la Chiesa, dove si è potuto vedere e toccare con mano i frutti della misericordia di Dio”.
Il Papa poi passa ai vari ringraziamenti: “Anzitutto, al Signor Ministro dell’Interno della Sicurezza ha garantito ai pellegrini, non solo a Roma ma in tutto il territorio nazionale, di vivere questo Giubileo con la dovuta sicurezza e tranquillità”. Poi il Capo della Polizia e il Questore di Roma, la Gendarmeria Vaticana, il Corpo della Guardia Svizzera e tutte le Istituzioni Vaticane, in particolare il Governatorato e la Basilica di san Pietro per il “grande senso di dedizione”. I Responsabili della Regione Lazio, soprattutto per la “programmazione meticolosa delle strutture sanitarie”.
“Un pensiero di profondo ringraziamento – dice Francesco - ai numerosi Volontari venuti da diverse parti del mondo e a quanti hanno collaborato con il loro lavoro quotidiano, spesso silenzioso e lontano dalle luci, a rendere questo Giubileo straordinario un vero evento di grazia”.
Il Papa conclude l’Udienza con un pensiero di Sant’Agostino: “Se tu vuoi ottenere misericordia, devi tu stesso essere misericordioso. Con il vostro impegno avete espresso non solo il lavoro quotidiano, ma avete reso un vero servizio di misericordia ai milioni di pellegrini che sono giunti a Roma. Possa questa vostra fatica essere ricompensata dall’esperienza di misericordia che il Signore non vi farà mancare”.