Città del Vaticano , domenica, 10. maggio, 2015 13:28 (ACI Stampa).
“Oggi più che mai siamo uniti dall’ecumenismo del sangue, che ci incoraggia ulteriormente nel cammino verso la pace e la riconciliazione”. In un messaggio a sua Santità Tawadros II, Papa Francesco ricorda il secondo anniversario della visita del “Papa di Alessandria e Patriarca della Sede di Marco” e “assicura alla comunità cristiana in Egitto e in tutto il Medio Oriente”, la sua “incessante preghiera”, con un ricordo particolare “per i fedeli copti recentemente martirizzati per la loro fede cristiana”: “che il Signore – scrive - li accolga nel suo Regno”.
Papa Francesco, “ricordando quello che è giustamente diventato noto come il giorno di amicizia tra la Chiesa ortodossa copta e la Chiesa cattolica”, pone l’accento sui “nostri progressi lungo il percorso di amicizia, uniti come siamo da un solo battesimo”.
“Anche se la nostra comunione è ancora imperfetta”, spiega Francesco, forti del fatto che “ciò che abbiamo in comune è più grande di ciò che ci divide”, c’è l’esigenza di perseverare nel “cammino verso la piena comunione e crescere in amore e comprensione”.
D’altronde i Cristiani sono chiamati ad affrontare sfide simili e ad affrontare medesimi problemi, scrive il Papa, che si rallegra per i risultati del lavoro della Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese orientali ortodosse, come pure per la collaborazione nell’ultimo Sinodo, quando la Chiesa di Alessandria ha inviato un suo delegato. “La mia speranza – aggiunge Francesco - è che la nostra cooperazione in questo settore può continuare, in particolare per affrontare le questioni relative ai matrimoni misti”.
Nel primo pomeriggio il Papa Tawadros II ha chiamato per telefono il Santo Padre Francesco. Lo riferisce il direttore della Sala Stampa Vaticana Padre Federico Lombardi. Nella lunga e cordialissima conversazione sono stati toccati principalmente due temi: la volontà di proseguire nel comune impegno per l'unita' dei cristiani e la proposta di un accordo per la celebrazione della Pasqua in una data comune.