Roma , martedì, 22. novembre, 2016 13:00 (ACI Stampa).
Nei giorni scorsi il CESNUR, il Centro studi sulle nuove religioni diretto a Torino dal sociologo Massimo Introvigne, ha reso pubblici i dati sulle minoranze religiose presenti in Italia. Le tabelle riassuntive fornite dal CESNUR sono due.
La prima riguarda i soli cittadini italiani regolarmente registrati come tali, mentre la seconda si estende a tutti gli stranieri presenti in Italia, compresa una stima approssimativa dei clandestini.
Tra gli oltre 55.000.000 di cittadini italiani, gli appartenenti a minoranze religiose sono 1.781.207, pari al 3,2% del totale. La prima minoranza religiosa tra i cittadini italiani è quella dei Testimoni di Geova, con oltre 424.000 fedeli. Seguono i musulmani con 302.000 e i cristiani ortodossi con 212.000. Al quarto posto, prime fra i protestanti, figurano le pentecostali Assemblee di Dio, con circa 150.000 fedeli, ma se a questi si sommano i protestanti di tutte le altre denominazioni (valdesi, metodisti, battisti, avventisti, altri gruppi pentecostali, ecc.) il loro numero complessivo sale a 450.000 fedeli.
Al quinto posto i buddisti, con 157.000 fedeli, costituiscono il segmento in più forte espansione tra i cittadini italiani, non per immigrazione ma per conversione, specie alla corrente della Soka Gakkai con i suoi 80.000 seguaci. Se però si sommano come fedeli tutti gli stranieri presenti sul territorio italiano, compresi i clandestini, il quadro assume un’altra fisionomia. Infatti gli stranieri ammontano a 5.026.000, l’8,3% della popolazione italiana residente, che è di oltre 60.000.000. Tra di essi vi sono anche 908.000 cattolici. Se si tolgono questi dal calcolo, il totale degli immigrati di fede non cattolica è di 4.118.000, il 6,8% dell'intera popolazione. E tra questi il primato numerico non è dei musulmani ma dei cristiani ortodossi e protestanti, che sommati ai cattolici fanno il 53,9% degli stranieri.
Seguono i musulmani, con il 32% e poi man mano i seguaci di altre religioni, con una porzione significativa anche di agnostici e atei. Un ultimo calcolo dimostra che il fenomeno migratorio ha portato in Italia 2.704.000 nuovi cristiani, molti di più dei musulmani. Nel commento dei dati il prof. Introvigne ha detto: “Non c'è l'islamizzazione da molti paventata ma c'è invece una certa nuova cristianizzazione, perché tramite l'immigrazione la percentuale di cristiani in Italia è destinata a crescere, e cresce anche la percentuale di persone che frequentano le chiese, perché la pratica religiosa è molto più alta anche per i cattolici venuti dall'Africa, dal Perù o dalle Filippine, rispetto a chi è nato in Italia".