Città del Vaticano , domenica, 20. novembre, 2016 11:40 (ACI Stampa).
“La lode e il ringraziamento per il dono che l’Anno Santo della Misericordia è stato per la Chiesa e per tante persone di buona volontà. Un grato ricordo rivolgo a quanti hanno contribuito spiritualmente alla riuscita del Giubileo: penso a tante persone anziane e malate, che hanno incessantemente pregato, offrendo anche le loro sofferenze per il Giubileo”. Sono le parole di Francesco prima della recita dell’Angelus sul sagrato della Basilica Vaticana. Domenica speciale, in cui il Pontefice ha presieduto la Messa di chiusura del Giubileo straordinario della Misericordia e ha firmato la Lettera Apostolica "Misericordia et misera".
Giunti al termine dell’Anno Straordinario, continuano i ringraziamenti di Francesco: “Saluto con deferenza il Presidente della Repubblica Italiana e le Delegazioni ufficiali presenti. Esprimo viva riconoscenza ai responsabili del Governo italiano e alle altre Istituzioni per la collaborazione e l’impegno profuso. Un grazie caloroso alle Forze dell’Ordine, agli operatori dei servizi di accoglienza, di informazione, sanitari e ai volontari di ogni età e provenienza. Ringrazio in modo particolare il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e coloro che hanno cooperato nelle diverse sue articolazioni”.
Un pensiero è anche per le monache di clausura, alla vigilia della Giornata Pro Orantibus che si celebrerà domani. “Invito tutti – dice Francesco - ad avere un particolare ricordo per queste nostre Sorelle che si dedicano totalmente alla preghiera e hanno bisogno di solidarietà spirituale e materiale”.
“La Vergine Maria – conclude il Papa - ci aiuti tutti a conservare nel cuore e a far fruttificare i doni spirituali del Giubileo della Misericordia”.
Con il canto del Salve Regina davanti all'immagine della Madonna della Misericordia e la firma della Lettera Apostolica "Misericordia et misera" si conclude cosi per Papa Francesco la solenne celebrazione di Chiusura del Giubileo Straordinario della Misericordia.