Roma , martedì, 22. novembre, 2016 9:00 (ACI Stampa).
E’ uno dei cardinali più noti al mondo e di lui colpisce subito il suo sorriso e il suo calore di pastore autentico, semplice e appassionato. Luis Antonio Gokim Tagle è un teologo e uno dei porporati più stimati da Papa Francesco e alla domanda “Cosa ho imparato dagli ultimi” risponde l’incontro con Gesù e con il Vangelo.
Il Cardinale Tagle per la prima volta racconta nel dettaglio la propria, le proprie motivazioni, i maestri di pensieri e di azione in un libro autobiografico “Ho imparato dagli ultimi”, un dialogo con i giornalisti Gerolamo Fazzini e Lorenzo Fazzini.
Il Presidente di Caritas Internationalis si racconta anche durante la presentazione del suo libro presso la sede di Civiltà Cattolica, in un incontro con autori e giornalisti. Tanti i temi affrontati ancora una volta, che il cardinale filippino spiega con “mente di teologo” e “anima di pastore”. La vocazione, il futuro della Chiesa in Asia, il creato, i social media, l’idolatria, Giubileo della Misericordia.
“La vocazione – dice il cardinale Tagle – è una chiamata perpetua. La vita intera è una chiamata. La mia e la vostra vocazione non è finita”. E racconta il suo stupore ogni volta che una guardia svizzera lo chiama “Eminenza”, sentendosi sempre il semplice prete per i poveri.
Ma il Cardinale Tagle guida della Chiesa di una delle metropoli più popolose del mondo, Arcivescovo dei poveri e direttore spirituale in seminario, ha sempre combattuto a Manila le tante sfide pastorali e l’urgenza di disporre di mezzi adeguati per l’annuncio del Vangelo. “Il futuro non risiede solo in un gran numero – confida il porporato parlando del futuro della Chiesa in Asia – c’è futuro in Asia perché c’è la speranza della gente semplice che sa, in una maniera ancora misteriosa, che il Signore ci può donare tutto”.