Bucarest , sabato, 19. novembre, 2016 16:00 (ACI Stampa).
Venticinque anni di missione, tra difficoltà ,progetti e speranza: l’Opera Don Orione festeggia quest’anno il 25° anniversario dell’arrivo dei primi missionari nel Paese. Era il 1991, e la loro attività fu subito rivolta ai più fragili e agli ultimi, ma anche al sostegno spirituale della numerosa comunità italiana. Oggi la Congregazione orionina è presente a Bucarest, Voluntari, Oradea e Iasi. Con ACI Stampa, Padre Pierre Assamouan Kouassi, consigliere generale dell'Opera Don Orione e responsabile della Pastorale Missionaria, parla del suo lavoro e della sua missione.
Padre Pierre quali sono le attività principali degli orionini in Romania? Di cosa si occupano?
La storia della Congregazione di Don Orione in Romania cominciò all'indomani della caduta del muro di Berlino nel 1989. È stata la risposta all'invito di Papa Giovanni Paolo II alle congregazioni religiose di andare verso l'Europa dell'Est, perché non bastava la caduta del comunismo, ma occorreva ricostruire una nuova civiltà offrendo esperienze di fede e di carità. Oggi la Congregazione orionina è presente a Bucarest, Voluntari, Oradea e Iasi. La missione dipende dalla provincia Madre della Divina Provvidenza – Italia. Sono molteplici le attività: una casa famiglia per ragazze orfane e l'attività pastorale per gli italiani della capitale rumena e dintorni su richiesta della CEI a Bucarest. Una casa di riposo, un centro per bambini e giovani con disabilità e un centro diurno per bambini autistici a Voluntari. Una parrocchia "Tutti i santi" e la scuola "S. Luigi Orione" a Oradea) e un seminario, una scuola materna e un centro specializzato per il recupero di alcoolisti a Iasi.
Quali sono i problemi e le difficoltà che più riscontrate nel vostro lavoro in Romania?
Sicuramente la mancanza di un progetto nazionale per il sostegno alla classi sociali più fragili. Da parte nostra come tante realtà impegnate nella solidarietà ci troviamo a dovere fronteggiare una povertà diffusa che colpisce soprattutto le famiglie e gli anziani e la necessità di assistere le persone con disabilità Non ci dimentichiamo che sin dal nostro arrivo - grazie all'intuizione di Don Bellisario Lazzarin - abbiamo operato per sostenere i minori che vivono in strada senza nessuno soprattutto nella capitale Bucarest. Legati a questa situazione emergenziale ci sono anche quelle che io definisco malattie sociali come l'alcolismo. In tale ambito abbiamo aperto da oltre 10 anni a Iasi l'Associazione Club Alcolisti in Recupero Don Orione (A.C.A.R.).