Tbilisi , venerdì, 18. novembre, 2016 12:00 (ACI Stampa).
Durante il suo viaggio in Georgia, Papa Francesco aveva benedetto – ed era passato attraverso – una speciale Porta Santa. Era stata collocata in un giardino, a Rustavi, perché non si riuscivano ad ottenere i permessi per la costruzione. E poi era stata portata a Tbilisi, per la Messa di Papa Francesco, in attesa di una nuova collocazione che era stata promessa. Ma questa collocazione non è mai arrivata.
Così, la Porta Santa, prima in un giardino, è ora a Rabati, per la celebrazione finale dell’Anno Santo. Lì verrà chiusa. Poi, sarà di nuovo collocata a Rustavi, a fare da porta alla Chiesa della Divina Misericordia che già sarebbe dovuta sorgere da anni.
A Rustavi c’è una piccola comunità cattolica di 100 famiglie. Ha bisogno di un luogo dove riunirsi. Così, nel 2013, era stato acquistato un terreno a Rustavi, e si erano chiesti tutti i permessi del caso. Ma la costruzione della chiesa non è mai iniziata.
Questioni burocratiche. Il comune di Rustavi ha contestato che l’amministrazione apostolica aveva cambiato la destinazione d’uso del terreno. L’amministrazione apostolica è ricorsa in tribunale, e per due volte gli è stata data ragione: i permessi erano a posto, la destinazione d’uso era chiara. Il comune, a sua volta, ha fatto ricorso. E alla fine si era giunti ad una sorta di pace: dopo la celebrazione con il Papa a Tbilisi, la scuola sarebbe stata costruita in un altro terreno.
Ma ancora non è stata data forma giuridica alla proposta del nuovo terreno. Il vescovo di Tbilisi e amministratore apostolico del Caucaso, Giuseppe Pasotto, ha incontrato il sindaco di Rustavi insieme al presidente della Agenzia Religiosa e agli avvocati dell’amministrazione. Il vescovo era ottimista.