Città del Vaticano , mercoledì, 16. novembre, 2016 9:00 (ACI Stampa).
In un videomessaggio letto eccezionalmente in lingua inglese, Papa Francesco si rivolge all’assemblea della Conferenza Episcopale USA che si riunisce in questi giorni e, alla vigilia dell’iniziativa Encuentro per la pastorale ispano-americana nel continente, sottolinea che la Chiesa deve essere una “comunità di discepoli missionari”.
Ieri, la Conferenza Episcopale USA ha eletto i suoi nuovi vertici: il Cardinale Daniel Di Nardo, arcivescovo di Houston / Galveston, è stato eletto presidente, mentre vice-presidente è stato eletto l’arcivescovo José Gomez di Los Angeles. E proprio l’elezione dell’arcivescovo Gomez, un immigrato che più volte ha parlato della sua esperienza da immigrato e che molto si è speso per la causa degli indocumentados, rappresenta un segnale anche in vista dell’Encuentro cui il Papa fa riferimento, ovvero un percorso biennale di discernimento e missione che sin dagli anni Settanta i vescovi USA fanno con la comunità ispano americana.
Nel breve video inviato il 15 novembre, Papa Francesco ricorda la sua visita pastorale negli Stati Uniti, si dice “impressionato dalla vitalità e dalla diversità della comunità cattolica”, afferma che “durante tutta la sua storia, la Chiesa nel vostro Paese ha accolto e integrato nuove ondate di immigrati”, i quali “hanno forgiato il volto mutevole della Chiesa americana”, e per questo elogia l’iniziativa dell’Encuentro, che “cerca di riconoscere e valorizzare i doni specifici che i cattolici ispanici hanno offerto e continuano ad offrire alla Chiesa del vostro Paese”.
A Papa Francesco però piace sottolineare che l’Encuentro è “un processo di più ampio rinnovamento e di impegno missionario” al quale “sono chiamate tutte le vostre Chiese locali”, con la sfida di “creare una cultura dell’incontro, che incoraggi gli individui e i gruppi a condividere la ricchezza delle loro tradizioni ed esperienze, ad abbattere muri e costruire ponti”.
Il Papa mette in luce che la Chiesa – in America come altrove – è chiamata “ad uscire dal suo ambiente sicuro e ad essere un fermento di comunione”, che questa sia tra cattolici, con altre confessioni cristiane o anche con coloro che cercano un futuro di speranza.