Un incoraggiamento “a ricercare e sviluppare i mezzi efficaci per “reinventare” una pace che sia frutto di uno sviluppo integrale di tutti e di una presa di coscienza effettiva di una comunità universale fondata sul rispetto, l’ascolto, l’attenzione ai bisogni di ciascuno, la giustizia, il dialogo e la condivisione”. Lo ha inviato Papa Francesco per l’ evento “ Reinventare la Pace” dei Focolari e dell’ UNESCO a 20 anni dal premio a Chiara Lubich.

Una occasione che anche il presidente della Repubblica italiana Mattarella ha voluto cogliere per ricordare che “La costruzione della pace resta certamente l’impressa al tempo stesso più impegnativa, e più coinvolgente, tanto per la persona quanto per l’intera famiglia umana. La pace passa dalla fine delle guerre e delle violenze, dal ripudio del terrorismo e di ogni fanatismo. E si nutre anche di giustizia sociale, di rispetto delle differenze, di salvaguardia dell’ambiente, di cooperazione tra gli Stati, dialogo interreligioso, di un’economia che non escluda bensì faccia crescere le opportunità, soprattutto di chi oggi soffre per le vecchie e nuove povertà. La pace ci sfida al cambiamento, richiede un rinnovato spirito di dialogo e di fraternità, e sollecita la coscienza di ciascuno di noi, ci spinge ad esserne testimoni e anticipatori”.

Nella giornata che a Parigi ha visto interventi e testimonianze anche la riflessione di Maria Voce che ricorda l’impegno alla educazione alla cittadinanza del Movimento dei Focolari: “Alla “guerra mondiale a pezzi” si risponde con una pace mondiale fatta anch’essa di “singoli pezzi”, di piccoli passi, di gesti concreti. Tutti hanno un ruolo, ognuno ha una responsabilità”.