Roma , venerdì, 25. novembre, 2016 13:00 (ACI Stampa).
Cento canti in endecasillabi sciolti che vogliono raccontare in metrica “l'epopea dell'avventura umana nel XX secolo coinvolgendo le tre grandi religioni monoteiste”. Un poema epico che monsignor Giovanni Verginelli, già uditore della Sacra Rota, ha iniziato a scrivere circa 20 anni fa e oggi assume un valore profetico.
E' “L'Arca di Simone” (Alter Ego editore, 422 pagine, 15 €) che già dal titolo richiama l'Arca di Noè e la barca di Pietro. L'opera, presentata presso la Libreria S. Paolo nella centralissima Via di Propaganda a Roma, narra la storia di due giovani musulmani, Alì e Melissa, che attraverso un viaggio “circolare” alla ricerca della verità dei loro sogni arrivano a scoprire la fede in Cristo. Alì viaggia verso oriente: Iraq, Iran, Afghanistan, Pakistan, India per poi compiere il pellegrinaggio alla Mecca e da lì raggiungere Gerusalemme.
Qui si riunisce a Melissa, di cui è perdutamente innamorato, che ha invece intrapreso il viaggio verso occidente, dal Nord Africa a Roma per poi ritrovarsi a Gerusalemme. Una narrazione che attraverso le esperienze personali, le conoscenze e le amicizie permette di ripercorrere a ritroso la storia del secolo scorso, con gli orrori dei totalitarismi, nazista e comunista, con il loro carico di pene, lutti e sofferenze. Fino ad arrivare all'auspicio di una pacificazione, fondato sulla carica innovativa e sulle speranze dei giovani di ogni credo e sulle prese di posizione degli ultimi Papi.
Perché in fondo, come spiega monsignor Verginelli “il messaggio che voglio trasmettere con questo poema è quello di vedere un giorno non lontano un'umanità in concorde convivenza, esattamente quello che nel Ventesimo secolo non è avvenuto”.