Città del Vaticano , giovedì, 10. novembre, 2016 12:35 (ACI Stampa).
Unità dei cristiani: quale modello di piena comunione? E’ il tema e la ricerca dei partecipanti alla Sessione Plenaria del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani ricevuti nella Sala Clementina questa mattina da Papa Francesco. “Ho avuto l’opportunità di vivere tanti significativi incontri ecumenici – dice Francesco - sia qui a Roma sia durante i viaggi. Ognuno di questi incontri è stato per me fonte di consolazione, perché ho potuto constatare che il desiderio di comunione è vivo e intenso”.
“L’unità dei cristiani – afferma il Pontefice - è una delle mie principali preoccupazioni, e prego perché essa sia sempre più condivisa da ogni battezzato. L’unità dei cristiani è un’esigenza essenziale della nostra fede”.
Vivere l’unità per vivere Cristo. Questo è il messaggio principale di Francesco: “Secondo la preghiera sacerdotale di Gesù, ciò a cui aneliamo è l’unità nell’amore del Padre che viene a noi donato in Gesù Cristo, amore che informa anche il pensiero e le dottrine. Non basta essere concordi nella comprensione del Vangelo, ma occorre che tutti noi credenti siamo uniti a Cristo e in Cristo”.
Il Papa elenca alcuni falsi modelli di comunione che in realtà “non portano all’unità ma la contraddicono nella sua vera essenza”.
L’unità non è il frutto dei nostri sforzi umani. Spiega il Papa: “E’ un dono che viene dall’alto. Noi uomini non siamo in grado di fare l’unità da soli, né possiamo deciderne le forme e i tempi. Nostro compito è quello di accogliere questo dono e di renderlo visibile a tutti. Da questo punto di vista, l’unità, prima che traguardo, è cammino, con le sue tabelle di marcia e i suoi ritmi, i suoi rallentamenti e le sue accelerazioni, e anche le sue soste. L’unità come cammino richiede pazienti attese, tenacia, fatica e impegno; non annulla i conflitti e non cancella i contrasti, anzi, a volte può esporre al rischio di nuove incomprensioni”.