Vicenza , martedì, 8. novembre, 2016 9:00 (ACI Stampa).
Calamità naturali, ma anche incuria, disinteresse, distrazione. Sono più facce della stessa medaglia: quella che in Europa mette costantemente a repentaglio il patrimonio religioso, oggetto di un interesse sempre più crescenteda parte di turisti e pellegrini.
E proprio per discutere del futuro del patrimonio religioso parte domani a Vicenza una conferenza internazionale che vedrà presenti esperti provenienti da tutto il mondo. L'evento - che si concluderà venerdì - è organizzato da Future for Religious Heritage, associazione che unisce coloro che lavorano per proteggere il patrimonio religioso in Europa. Ne fanno parte 133 membri tra cui organizzazioni non governative, associazioni, governi, università in 37 paesi del mondo.
Secondo uno studio diffuso dal Consiglio d'Europa negli ultimi anni il turismo religioso - in primis i pellegrinaggi nel Vecchio Continente - è cresciuto constantemente. Ogni anno infatti sono circa 250 milioni le persone - turisti o pellegrini - che attraversano l'Europa per turismo spirituale: una nuova forma che secondo l’Organizzazione Mondiale per il Turismo è in rapida ascesa.
Non sono soltanto i luoghi particolarmente noti ma anche quelli meno conosciuti ad attirare turisti e pellegrini. Tuttavia - sottolinea Future for Religious Heritage - il potenziale dei tesori custoditi nei siti religiosi più piccoli, e che costituiscono quel che molti definiscono il più grande museo d’Europa, è ancora sottoutilizzato.
I lavori della Conferenza di Vicenza si inseriscono anche nell'ambito della possibilità di proclamare il 2018 Anno europeo del patrimonio culturale.