Venezia , sabato, 5. novembre, 2016 16:00 (ACI Stampa).
A Venezia la chiamano Mesopanditissa, è una tradizionale icona della Madonna Odigitria, la Vergine Maria regge il Bambino col braccio sinistro mentre fa il gesto di intercessione nella sua direzione con la mano destra. Il bambino risponde alla sua preghiera sollevando a sua volta la mano in segno di benedizione. Tutti però la conoscono come Madonna della Salute e oggi pomeriggio è tornata a splendere dopo un raffinato restauro nella basilica veneziana di Santa Maria della salute.
L’ha accompagnata il Patriarca Francesco Moraglia in vista della festa cittadina del 21 novembre. Preghiera e un omaggio musicale e la presentazione della delle indagini condotte e del restauro effettuato sul rivestimento d’argento e sull’intera antica icona.
Indagini che hanno confermato la sua antichità: è una tavola di 144x92,5 cm, risalente probabilmente all’epoca medioevale (XII-XIII sec.), venerata nell’isola di Candia fino al XVII secolo quando fu condotta a Venezia nel 1669 dal Capitan General Morosini e collocata sull’altare della Basilica della Salute appositamente ricostruito.
L’icona veniva denominata già a Creta come “Mesopanditissa”, cioè mediatrice di pace.
Dal 1670 essa è divenuta l’oggetto del culto e della venerazione di tutti i veneziani che ogni anno il 21 novembre visitano la Basilica della Salute per rinnovare il voto emesso dalla Repubblica Serenissima nel 1630.