Roma , venerdì, 4. novembre, 2016 14:00 (ACI Stampa).
Traffico d'organi di uomini, donne e minori. Sfruttamento lavorativo e sessuale. Papa Francesco ha sempre dimostrato un'attenzione particolare verso questi fenomeni. RENATE (Religious in Europe Networking against Trafficking and Exploitation), nella seconda assemblea riunita a Roma dal 6 al 12 novembre, è ancora in prima linea per combattere il fenomeno della tratta e soprattutto lo sfruttamento della prostituzione. "Ci vuole una rivoluzione delle coscienze", afferma Suor Monica Chicwe, una delle responsabili dell'organizzazione.
Chiamate a dare voce a chi voce non ne ha. E' lo slogan delle religiose impegnate "contro questo cancro moderno dello sfruttamento", come afferma Suor Monica in un incontro con i giornalisti.
RENATE è una rete europea di religiose impegnate a lavorare insieme contro il traffico di esseri umani e il loro sfruttamento. I membri di RENATE sono persone appartenenti a varie congregazioni, associazioni missionarie e laici che si concentrano su questo tema. I membri stanno lavorando, insieme a tante altre organizzazioni in tutto il mondo, per sradicare la "schiavitù moderna". Attualmente RENATE è rappresentata in venticinque paesi europei. Questo numero cresce ogni giorno di più.
"L'impegno contro lo sfruttamento della prostituzione è un dovere di tutti - continua Suor Monica. Le donne sono vittime dell'uomo e in questo senso dobbiamo risolvere il problema alla radice, cioè da chi "usa" queste donne, i "consumatori". E' la loro mentalità che rovina il tessuto sociale. Sono loro il male da combattere. Per questo ci vuole un cambiamento delle coscienze, non ci sono più i giusti valori".
Suor Monica racconta con fervore e con tanta voglia di poter cambiare le cose, le numerose storie di donne sfruttate. Dal 2013 ad oggi sono 34 le ragazze che sono riuscite grazie a RENATE ad "uscire dal giro" e tornare nel loro paese con un progetto di vita e di rinascita.Le ragazze sfruttate vengono maggiormente dalla Nigeria, dalla Romania, dalla Cina.