Camerino , giovedì, 3. novembre, 2016 15:00 (ACI Stampa).
Le clarisse di Camerino, colpite dal terremoto del 24 agosto e del 26 e 30 Ottobre, sono ormai tra gli sfollati. Infatti il loro monastero, a causa delle numerose scosse, è stato dichiarato inagibile.
Le suore di Camerino hanno voluto inviare una lettera per raccontare la loro attuale situazione: “Abbiamo già inoltrato la richiesta di un “modulo abitativo” per poter ritornare a Camerino e seguire tutte le pratiche e i successivi lavori di ricostruzione che richiederanno, senz’altro, tempi lunghissimi”, scrivono.
“Purtroppo, però, al momento – continuano nella lettera - il Monastero è inserito nella zona rossa: quella completamente interdetta a chiunque eccetto le forze dell’ordine. Per questo il nostro ritorno sarà possibile solo quando verrà ritirata l’ordinanza. Nonostante questo rimane vivo e forte il nostro desiderio di essere lì, con tutti loro, appena questo sarà reso possibile, per essere un segno di preghiera, di speranza e di abbandono totale nelle mani del Padre; essere lì per testimoniare, pur con tutta la nostra fragilità, che è proprio vero: “Il Signore non abbandona il Suo popolo perché Egli è il Dio fedele!”.
Le suore infatti si sentito camerinesi a tutti gli effetti e vogliono stare vicino alla loro gente, proprio nel momento più difficile.
“L’esilio – scrivono ancora a chi ha chiesto di loro - la distruzione della propria casa, delle amate chiese e infine delle attività commerciali, con il disagio economico che questo comporta per tutti. Vogliamo viverlo insieme a loro, ai nostri amici che non hanno più niente e sperimentano la “disperazione”, cioè la vera e propria mancanza di speranza di risorgere dalle macerie. Lo vivremo con loro, tra le lacrime e in ginocchio, con la consapevolezza che la ricostruzione di un’intera città sarà molto dura e faticosa per tutti”.