Città del Vaticano , domenica, 30. ottobre, 2016 12:15 (ACI Stampa).
Il ricordo delle vittime del terremoto, e la preghiera per le famiglie e i feriti che hanno subito maggiori danni: al termine dell’Angelus della domenica, alla vigilia del viaggio “ecumenico” in Svezia, Papa Francesco si sofferma anche sulla “forte scossa” che si è sentita distintamente nella mattina anche a Roma, e anche nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, che registra crepe e cornicioni caduti e che è stata chiusa per verifiche.
Papa Francesco esprime vicinanza alle popolazioni dell’Italia Centrale colpite dal terremoto, e prega “per i feriti e per le famiglie che hanno subito maggiori danni, come pure per il personale impegnato nei soccorsi e nell’assistenza”.
Il Vangelo del giorno è quello che racconta la storia di Zaccheo, capo dei “pubblicani” di Gerico, uno “sfruttatore del suo popolo” – nelle parole di Papa Francesco – che, non potendo avvicinarsi a Gesù perché piccolo di statura e pubblico peccatore, sale su un albero e Gesù alza lo sguardo su di lui, lo vede e gli dice di scendere, perché si deve fermare a casa sua.
Papa Francesco si chiede: “Perché Gesù dice: devo fermarmi a casa tua? Di quale dovere si tratta?” E risponde “Sappiamo che il suo dovere supremo è attuare il disegno del Padre sull’umanità, che si compie a Gerusalemme con la sua condanna a morte, la crocifissione e, al terzo giorno, la risurrezione. È il disegno di salvezza della misericordia del Padre. E in questo disegno c’è anche la salvezza di Zaccheo, un uomo disonesto e disprezzato da tutti, e perciò bisognoso di conversione”.
Il popolo vede in Zaccheo “un furfante”, eppure Gesù, guidato dalla misericordia, cercava proprio lui, ricorda il Papa. “Lo sguardo di Gesù – afferma Francesco - va oltre i peccati e i pregiudizi; vede la persona con gli occhi di Dio, che non si ferma al male passato, ma intravede il bene futuro; non si rassegna alle chiusure, ma apre sempre nuovi spazi di vita; non si ferma alle apparenze, ma guarda al cuore, e qui ha guardato al cuore ferito di quest'uomo ferito dal peccato, dalla cupidigia, di tante cose brutte che aveva fatto questo Zaccheo... e guarda quel cuore ferito e va lì!"