Stoccolma , sabato, 29. ottobre, 2016 10:00 (ACI Stampa).
In Svezia molti cattolici sono immigrati da altri paesi. Una delle comunità più forti è quella italiana che ha una sua missione con la sede a Stoccolma.
Monsignor Furio Cesare è la guida della missione. Italiano di nascita, svedese di formazione don Furio è Vicario giudiziale del tribunale ecclesiastico della diocesi di Stoccolma, ci spiega un po’ la storia degli italiani in Svezia:
“Una presenza italiana in Svezia risulta già nel 1700: si tratta, per lo più, di stuccatori, figurinai di Lucca, cantastorie. Nel 1875 si registrano forse un migliaio di italiani presso la parrocchia cattolica di Götgatan a Stoccolma.
L’inizio della emigrazione italiana nel dopoguerra ci riporta al 1947 quando, l’industria svedese conosce una grande crescita dovuta al fatto che il paese non aveva subito danni bellici non avendo partecipato alla guerra. L’emigrazione italiana in Svezia non fu di manovali generici, bensì di operai specializzati, e la loro provenienza era soprattutto del Nord con una forte consistenza dall’Emilia-Romagna. A Västerås, cittadina non molto distante da Stoccolma nel 1948 troviamo il primo missionario italiano in Svezia, don Pietro Tagliaferri della diocesi di Bergamo. Il suo invio presso gli operai della ASEA di Västerås è stato abbastanza problematico e difficoltoso perché né sindacato né Governo prevedevano una assistenza religiosa, esigenza abbastanza estranea alle loro sensibilità. Tutto venne superato facendo perno sui risvolti sociali di tale assistenza.
Mentre don Tagliaferri operava a Västerås si insedierà a Stoccolma Don Piero Damiani della diocesi di Udine. In questo modo egli diviene il primo missionario italiano nella capitale svedese. Seguiranno poi altri Missionari, Padre Giulio Masiero OFM, Padre Umbero Cerutti MSF, Don Eraldo Carpanese, Don Efrem Gobbo, Don Luciano Epis, Don Josef Krol, Don Wojciech Waligorski, e oggo io.