Città del Vaticano , giovedì, 27. ottobre, 2016 11:33 (ACI Stampa).
“Qualcuno ha detto che Dio si è fatto uomo per poter piangere, piangere quello che avevano fatto i suoi figli. Il pianto davanti alla tomba di Lazzaro è il pianto dell’amico. Questo è il pianto del Padre”.
Papa Francesco lo ha detto nel commento alle letture di oggi alla messa celebrata nella Cappella dello Spirito Santo a Casa Santa Marta.
Agli ospiti presenti il Papa, con lo sguardo rivolto ai mali del mondo e anche alle catastrofi naturali, ha ricordato che il pianto di Dio, di Gesù, il pianto del Padre come quello verso il figlio prodigo. Il Vangelo dice “che quando il figlio tornò lo vide da lontano: questo significa che il Padre continuamente saliva sul terrazzo a guardare il cammino per vedere se il figlio tornava. E un padre che fa questo è un padre che vive nel pianto, aspettando che il figlio torni. Questo è il pianto di Dio Padre. E con questo pianto il Padre ricrea nel suo Figlio tutta la creazione”.
Come riporta la Radio vaticana il pensiero di Francesco va anche al momento in cui Gesù con la croce va al Calvario: alle pie donne che piangevano, dice di piangere non su di Lui, ma sui propri figli. Dunque un “pianto di padre e di madre che Dio anche oggi continua a fare”. Ed ha aggiunto: “Anche oggi davanti alle calamità, alle guerre che si fanno per adorare il dio denaro, a tanti innocenti uccisi dalle bombe che gettano giù gli adoratori dell’idolo denaro, anche oggi il Padre piange, anche oggi dice: ‘Gerusalemme, Gerusalemme, figlioli miei, cosa stai facendo?’. E lo dice alle vittime poverette e anche ai trafficanti delle armi e a tutti quelli che vendono la vita della gente. Ci farà bene pensare che il nostro Padre Dio si è fatto uomo per poter piangere e ci farà bene pensare che nostro Padre Dio oggi piange: piange per questa umanità che non finisce di capire la pace che Lui ci offre, la pace dell’amore”.