Città del Vaticano , venerdì, 28. ottobre, 2016 14:00 (ACI Stampa).
Carlo Acutis era un ragazzo speciale. Eucaristia e computer, adorazione e libri di scuola, rosario e facebook. La sua storia si sviluppa a Milano ed è lì che è conosciuta la sua profonda spiritualità. Carlo muore per una leucemia fulminante a soli 15 anni, nel 2006. A lui è stato dedicato un docufilm e un volume che ne raccontano le particolari virtù.
Per questo ragazzo, definito da tutti quello che lo hanno conosciuto davvero “speciale”, è in corso la Causa di Beatificazione, che si concluderà per la diocesi di Milano il prossimo 24 novembre.
Carlo Acutis era un ragazzo come tanti della sua età, ma aveva un amico in più: Gesù, ma soprattutto era la santità il ritornello del suo inno alla vita. Tanto da aver inventato uno speciale “kit per diventare santi”, che comprendeva: messa, comunione, rosario, una porzione giornaliera di Bibbia, la confessione e il sapersi spendere per gli altri.
Teneva corsi di catechismo per i bambini a soli 14 anni e la sua fede si nutriva della preghiera, della recita del Rosario, dell’Eucarestia quotidiana che definiva “l’autostrada verso il cielo”.
A Palazzo San Carlo, nel corso di una Conferenza Stampa di presentazione delle due opere a lui dedicate, sono intervenuti monsignor Dario Edoardo Viganò, Prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede; don Giuseppe Costa, Direttore della Libreria Editrice Vaticana; Nicola Gori, giornalista presso l’Osservatore Romano, autore del libro “Un genio dell’informatica in cielo. Biografia di Carlo Acutis”; Matteo Ceccarelli, regista del documentario “La mia autostrada per il cielo - Carlo Acutis e l’Eucarestia” e anche la mamma Antonia. Il filmato è' stato prodotto da Officina della Comunicazione.