Palermo , sabato, 22. ottobre, 2016 16:00 (ACI Stampa).
Un giorno speciale per la Chiesa palermitana. Il 21 Ottobre si celebra la memoria liturgica del beato Pino Puglisi, il sacerdote che ha saputo dire no alla mafia applicando gli insegnamenti del Vangelo.
In una Cattedrale gremita di fedeli, la Diocesi di Palermo si è stretta intorno al suo pastore, l’arcivescovo Corrado Lorefice, per partecipare alla messa che ha dato il via all’Anno Pastorale 2016/2017, nel ricordo di “3P” – come è soprannominato il Beato Padre Pino Puglisi. La solenne Liturgia è stata preceduta dai ringraziamenti del neo Vicario generale e moderatore della Curia locale, monsignor Giuseppe Oliveri, il quale ha espresso parole di elogio verso Papa Francesco, per aver donato a Palermo, una guida come Lorefice, "sempre disponibile al dialogo e mai altezzoso nei comportamenti".
A seguire la imposizione del Pallio avvenuta per mano del Nunzio Apostolico in Italia, Adriano Bernardini, impreziosita dal dono dell’anello del pontificato di Papa Bergoglio, simbolo tangibile della sede Apostolica.
Nel suo discorso introduttivo, Bernardini ha chiarito l’importanza storica e millenaria dell’Arcidiocesi di Palermo, le cui testimonianze “delle prime comunità cristiane risalgono al II secolo dell’età cristiana”.
Il Pallio -ha ricordato- rievoca un forte valore simbolico, che lega il Successore di Pietro ai suoi coadiutori nelle singole realtà diocesane. Fatto di lana, è un accessorio liturgico che rimanda al Pastore e al suo gregge, che con cura le indirizza sulla retta via dei “pascoli erbosi”. Derivante dalla cultura greco-romana, è stato assorbito dal Cristianesimo per giustificare “la piena Potestà dei Metropoliti nei territori di competenza, in comunione con il Vescovo di Roma”.