Città del Vaticano , sabato, 22. ottobre, 2016 11:00 (ACI Stampa).
Misericordia e Dialogo. Due parole chiavi nell’Udienza Giubilare di oggi di Papa Francesco. Il Papa racconta dell’incontro di Gesù con una donna samaritana.
“Ciò che colpisce di questo incontro – afferma il Pontefice - è il dialogo molto serrato tra la donna e Gesù. Questo oggi ci permette di sottolineare un aspetto molto importante della misericordia, che è proprio il dialogo”.
Francesco apporta al dialogo alcune caratteristiche precise: “Esso è un segno di grande rispetto, perché pone le persone in atteggiamento di ascolto e nella condizione di recepire gli aspetti migliori dell’interlocutore. In secondo luogo, il dialogo è espressione di carità, perché, pur non ignorando le differenze, può aiutare a ricercare e condividere il bene comune. Inoltre, il dialogo ci invita a porci dinanzi all’altro vedendolo come un dono di Dio, che ci interpella e ci chiede di essere riconosciuto”.
Inoltre Papa Francesco nel suo discorso aggiunge al dialogo una componente importante e insolita: il silenzio. “Il vero dialogo – commenta il Papa - necessita di momenti di silenzio, in cui cogliere il dono straordinario della presenza di Dio nel fratello. Dialogare aiuta le persone a umanizzare i rapporti e a superare le incomprensioni. C’è tanto bisogno di dialogo nelle nostre famiglie, e come si risolverebbero più facilmente le questioni se si imparasse ad ascoltarsi vicendevolmente! È così nel rapporto tra marito e moglie, e tra genitori e figli. Quanto aiuto può venire anche dal dialogo tra gli insegnanti e i loro alunni; oppure tra dirigenti e operai, per scoprire le esigenze migliori del lavoro”.
Il dialogo è importante anche nella Chiesa “per comprendere le necessità che sono nel cuore di ogni persona e per contribuire alla realizzazione del bene comune”.