Kilis , mercoledì, 12. ottobre, 2016 16:00 (ACI Stampa).
Accesso sicuro per le agenzie umanitarie. Pace e dignità per il popolo siriano. Ma soprattutto un immediato cessate il fuoco su Aleppo. Lo chiede il Segretario generale dei Caritas Internationalis, Michel Roy, in una nota diffusa l’11 ottobre.
Anche Papa Francesco ha preso a cuore la situazione siriana: il fatto che il nunzio Mario Zenari verrà creato cardinale nel prossimo concistoro è l’ultimo di una serie di segnali. In effetti, la prima azione diplomatica di Francesco fu la giornata di digiuno e preghiera per la Siria e il Medio Oriente del settembre 2013, cui hanno fatto seguito svariati appelli, l’ultimo proprio durante l’udienza generale del 12 ottobre.
Quanti sono intrappolati ad Aleppo? La nota di Caritas Internationalis parla di “oltre 275 mila persone” che “affrontano, quotidianamente, bombardamenti nella zona orientale della città siriana”. Sono 100 mila i bambini “intrappolati nella zona controllata dai ribelli”, costretti “ad affrontare una catastrofe umanitaria.
L’attenzione di Caritas Internationalis sulla situazione in Siria è da sempre altissima, e già in una intervista in esclusiva con ACI Stampa del marzo 2016 Michel Roy aveva sottolineato come l’azione sui governi, per una soluzione politica alla vicenda, era fondamentale.
Ora però la situazione è ancora più drammatica. La nota di Caritas Internationalis nota la situazione critica di ospedali e cliniche. C’è “spazio insufficiente” per curare i feriti, e mancano anche “forniture mediche e personale sanitario”. La Caritas lamenta anche “la grave carenza di cibo”, e per questo chiede con forza “un accesso sicuro, completo, regolare e senza ostacoli per le agenzie umanitarie, considerando anche che centinaia di pazienti in situazioni critiche devono essere evacuati”.