Città del Vaticano , domenica, 9. ottobre, 2016 11:55 (ACI Stampa).
Dopo la devastazione e gli oltre 800 morti, ora il pericolo del colera. Non sembra aver pace Haiti, e Papa Francesco non dimentica l’Isola Caraibica prima dell’Angelus che recita al termine della Messa.
“Ho appreso con dolore – dice il Papa - delle gravi conseguenze causate dall’uragano che nei giorni scorsi ha colpito i Caraibi, in particolare Haiti, lasciando numerose vittime e sfollati, oltre che ingenti danni materiali”. Francesco assicura la sua “vicinanza alla popolazione” e si dice fiducioso del “senso di solidarietà della Comunità internazionale, delle istituzioni cattoliche e delle persone di buona volontà”.
Il Papa ricorda anche la beatificazione, avvenuta ieri ad Oviedo, in Spagna, del sacerdote Gennaro Fueyo Castañón e tre compagni laici: sono quattro nuovi martiri della Guerra Civile Spagnola del 1936, che vide moltissimi cristiani uccisi a motivo della loro fede. “Lodiamo il Signore – esorta il Papa - per questi eroici testimoni della fede, aggregati alla schiera dei martiri che hanno offerto la loro vita nel nome di Cristo”.
Infine, il ringraziamento ai partecipanti del Giubileo Mariano, con l’Atto di Affidamento giubilare a Maria che San Giovanni Paolo II proclamò l’8 ottobre del 2000: “O Madre … vogliamo affidarti il futuro che ci attende. L’umanità … può fare di questo mondo un giardino, o ridurlo a un ammasso di macerie”.
Conclude Papa Francesco: “In questo bivio, la Vergine ci aiuti a scegliere la vita, accogliendo e praticando il Vangelo di Cristo Salvatore”.