Montecarlo , sabato, 8. ottobre, 2016 11:00 (ACI Stampa).
Le Conferenze Episcopali Europee guardano agli altri continenti. Nel corso della plenaria che si tiene nel Principato di Monaco dal 6 al 9 ottobre, i lavori si sono concentrati anche sulla situazione dei cristiani in Europa e la Chiesa del mondo, con un particolare “focus” sui rapporti presentati da rappresentanti degli organismi ecclesiali continentali di Asia, Africa, America Latina e Oceania. E poi, un altro focus è stato dedicato alle attività delle istituzioni europee.
Quest’ultimo dibattito è stato animato da monsignor Paolo Rudelli, Osservatore Permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa; dall’arcivescovo Alain Paul Lebeaupin, nunzio apostolico presso l’Unione Europea; e dal Cardinal Reinhard Marx, presidente del COMECE e anche della Conferenza Episcopale Tedesca.
Di certo, le sfide europee sono centrali, per i vescovi europei, specialmente su temi sensibili come quelli della vita e della famiglia. Un tema caldissimo è quello della maternità surrogata. Nonostante la risoluzione dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa sul tema sia stato rigettato, è passata la raccomandazione ad esso collegata, ed l’11 ottobre ci sarà un voto dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa sulla raccomandazione dopo la presentazione degli emendamenti.
Uno dei motivi per cui la raccomandazione collegata alla risoluzione sia passata – nonostante la schiacciante maggioranza sia contro la maternità surrogata – è dovuto anche, spiegano gli osservatori, ad una mancanza di presenze nelle votazioni delle assemblee. Una incuria che potrebbe costare caro.
Così, il tema della formazione di una nuova generazione di cattolici impegnati in politica e in società diventerà probabilmente preponderante nei prossimi anni per i vescovi europei.