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Il Papa ricorda Shimon Peres e il suo impegno per la pace

Il Papa con Peres, il patriarca Bartolomeo e Abu Mazen nei giardini vaticani l' 8 giugno 2014 |  | Holdren/ CNA Il Papa con Peres, il patriarca Bartolomeo e Abu Mazen nei giardini vaticani l' 8 giugno 2014 | | Holdren/ CNA

Il Papa è “profondamente rattristato” dalla morte di Shimon Peres. Si rivolge alla gente di Israele, e ricorda “con affetto” le visite in Vaticano dell’ ex Presidente israeliano, premio Nobel per la Pace che si è spento oggi a 93 anni.

Il Papa esprime il suo “apprezzamento per gli sforzi instancabili del defunto presidente a favore della pace”. E Francesco auspica che la memoria di Shimon Peres ispiri tutti “a lavorare con sempre maggiore urgenza per la pace e la riconciliazione tra i popoli. In questo modo, la sua eredità sarà veramente onorata e il bene comune per il quale ha lavorato così diligentemente troverà nuove espressioni”, mentre “l'umanità si sforza di avanzare sul cammino verso una pace duratura”.

L’immagine che più di tutti resta del rapporto tra Peres e la Santa Sede è certamente quella dei giardini Vaticani dell’ 8 giugno 2014, quando con il Papa, il presidente Palestinese e il Patriarca di Costantinopoli Peres al termine del suo mandato, ha piantato un albero di olivo.

E’ stato lo stile Bergoglio. La cultura dell’incontro che diventa diplomazia e va oltre la preghiera.  Papa Francesco che sottolinea come “per fare la pace ci vuole molto più coraggio che per fare la guerra”. Shimon Peres disse :“se noi perseguiamo la pace con perseveranza, con fede, noi la raggiungeremo”.

Il Papa ricordava che  “il mondo è una eredità che abbiamo ricevuto dai nostri antenati, ma è anche un prestito dei nostri figli e Peres ricorda la visita del Papa in Terrasanta, nella quale Francesco ha “toccato i cuori della gente, indipendentemente dalla sua fede e nazionalità”. In Israele Peres aveva accompagnato anche un altro Papa, Benedetto XVI.  Nel 2009 mentre il Papa lasciava Gerusalemme Peres aveva definito il viaggio un, “pellegrinaggio di Pace”.
“Sono venuto a visitare questo Paese come un amico degli israeliani, così come sono un amico dei palestinesi”, aveva risposto il papa. “Gli amici – ha osservato – amano passare il tempo gli uni in compagnia degli altri, e vengono profondamente rattristati dal vedere le sofferenze degli altri”. Molte le visite in Vaticano di Shimon Peres durante il suo mandato come ministro degli esteri e forse non è un caso che il gesto più significativo della fine del suo mandato presidenziale fosse propio un abbraccio di Pace insieme al Papa proprio sotto la Cupola di San Pietro.

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