Roma , domenica, 25. settembre, 2016 10:00 (ACI Stampa).
Un filare di alberi resiste alla bufera, un albero da solo no, per questo il compito del catechista va svolto in comunità. Il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia lo ha ripetuto ai catechisti della sua diocesi che ha voluto accompagnare in pellegrinaggio giubilare a Roma. Prima tappa le catacombe di Priscilla sulla via Salaria dove il Patriarca ha celebraot la Santa Messa. ACI Stampa ha chiesto il significato di questa scelta al Patriarca Moraglia:
Perché la prima tappa del pellegrinaggio alle catacombe, alle tombe dei martiri?
Perché sono i testimoni della fede sono coloro che hanno saputo vivere il battesimo fino in fondo onorando, testimoniando le promesse del battesimo e dato che i nostri catechisti sono soprattutto laici, abbiamo pensato di iniziare questo pellegrinaggio giubilare guardando le tracce ancora visibili di coloro che hanno vissuto la testimonianza del battesimo fino al dono totale di se.
Giubileo della misericordia a Roma cosa significa?
Significa immergerci nell’inizio della nostra fede. Tutto nasca a Nazareth a Betlemme, a Gerusalemme, ma è Roma è il luogo dove c’è il Vicario di Cristo, colui che il Signore ha indicato come fondamento della fede della Chiesa. I nostro catechisti annunciano soprattuto la fede, voglio annunciare e testimoniare la fede e allora andare la dove c’è l’uomo scelto da Cristo in questo tempo per testimoniare la fede vuol dire andare all’origine della realtà ecclesiale sapendo che la Chiesa non si riduce solamente alla figura del ministero ordinato di Pietro in modo particolare, ma non può mai prescinder da Pietro.