E’ solo una delle tante raccolte nel libro “Domande e provocazioni. Interviste impossibili a fondatori e pionieri della vita consacrata”. Edito dalla Libreria Editrice vaticana il volume raccoglie i testi che nascono per la radio. Pagine e Fogli, programma della Radio Vaticana diretto da Laura De Luca di queste interviste ne trasmette parecchi di questi “Faccia a faccia improbabili” e non solo legati al mondo religioso. Autori e scrittori preparano testi per attori speakers che danno anima a personaggi che diventano vivi.
“Dopo una preparazione approfondita e accurata diventa quasi inevitabile entrare a colloquio con lui o con lei - spiega Laura De Luca che ne ha prodotte circa 150 di queste interviste- Quando ci si immerge nella conoscenza di un personaggio storico viene da interloquire. Quindi direi che il meccanismo dell’intervista impossibile alla fine è molto naturale. E’ un genere che, negli anni, non ha mai perso la sua freschezza, la sua gioiosità, il suo divertimento, ma come in ogni divertimento e come in ogni gioco - c’è dentro grande serietà. Così come siamo sempre seri da bambini quando giochiamo, no?”.
Il libro, preparato per l’Anno della Vita Consacrata che stiamo vivendo raccoglie 20 interviste: Agostino, Benedetto da Norcia, Ildegarda di Bingen, Francesco d’Assisi, Antonio da Padova, Giovanna d’Arco, Ignazio di Loyola, Teresa d’Avila, Giovanni Bosco, Luigi Orione, Edith Stein, più una vera a Madre Teresa di Calcutta realizzata da Padre Vito Magno , che è anche curatore del libro con Laura De Luca.
L’“intervista impossibile” appartiene al genere del radioteatro, caratterizzandosi come “un ibrido tra fiction e informazione”: “prestigiosi autori si sono confrontati con personaggi del passato, immaginando di interrogarli sulla loro vita e sulle loro idee”, scrive padre Federico Lombardi nell’introduzione. “L’attenzione di tutti gli autori – prosegue padre Lombardi – è stata quella di attualizzare la proposta di vita e di fede dei loro grandi interlocutori, nel rigore delle fonti, spesso con citazioni autentiche, e nella fedeltà storica allo spirito del tempo di ciascuno di essi”.
“Domandare e cercare risposte fa parte della natura dell’uomo – osserva nella prefazione il cardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica –. Gli autori di questo libro pongono a grandi consacrati della storia della Chiesa, dalle origini ai giorni nostri, istanze del nostro tempo, immaginando le risposte che essi avrebbero potuto dare, coerentemente con il loro carisma e con il loro impegno a servizio di Dio e degli uomini. Le opere dei ventuno consacrati che prendono parola attraverso la fantasia dei loro intervistatori rispecchiano bisogni e sensibilità delle rispettive epoche storiche, e sono talmente importanti ed efficaci da resistere nei secoli e giungere fino a noi nella loro freschezza”.
Così, ad esempio, Lucetta Scaraffia incontra Ildegarda di Bingen, Franco Cardini intervista Francesco d’Assisi, don Giuseppe Costa dialoga con Giovanni Bosco, Vito Magno intervista Annibale Maria di Francia, Laura De Luca incontra Benedetto da Norcia, Giovanna d’Arco, Bernadette Soubirous, Francesca Saverio Cabrini, padre Agostino Gemelli ed Edith Stein. Le conversazioni immaginarie di questo volume “appaiono tanto più attuali quanto i voti religiosi rischiano di apparire inattuali. Cosa più inattuale della povertà, in un’epoca di consumismo sfrenato benché segnato dai rigori della crisi economica? Cosa più inattuale della castità, in un tempo offeso da sfrenatezze e dalla pornografia dilagante? Cosa più inattuale dell’obbedienza, in un’epoca di anarchia e individualismo spregiudicato?”, domanda il cardinale de Aviz. Nella “contrapposizione tra voti religiosi e spirito del nostro tempo – conclude il porporato – possiamo ritrovare la paradossale e urgente freschezza della testimonianza della vita consacrata”.
Nel presentare il libro al pubblico il cardinale Angelo Comastri ha spiegato che “Queste interviste vengono fatte a persone che hanno realizzato una vita straordinaria e hanno attirato tantissimi giovani. Penso a San Francesco: è stato un fenomeno impressionante. Chi conosce la storia sa che ai tempi di San Francesco migliaia di giovani lo hanno seguito con l’ideale della povertà radicale”
Iscriviti alla nostra newsletter quotidiana
Ricevi ogni giorno le notizie sulla Chiesa nel mondo via email.