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Nuove regole per i medici vaticani che accertano i miracoli

Una canonizzazione in Piazza San Pietro |  | ACI STAMPA Una canonizzazione in Piazza San Pietro | | ACI STAMPA

Che i miracoli siano importanti per la Chiesa cattolica è certo. Su come si possano accertare c’è una lunga storia di regole, tentativi e norme.

Molti Pontefici hanno messo mano alla materia e, per pensare solo all’epoca moderna, il “codice di diritto canonico del 1917 stabiliva di accedere ai teologi soltanto dopo che il presunto miracolo fosse stato studiato con esito positivo da due periti medici di ufficio”.

Il primo regolamento della consulta medica arriva nel 1959, e dopo altri studi nel settembre 2015, all’interno della Congregazione delle Cause dei Santi, fu costituita una Commissione composta da sette Officiali, presieduta dall’Arcivescovo Segretario del Dicastero, Mons. Bartolucci. Il Presidente della Consulta Medica, Professor Polisca e il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione dei Santi, hanno dato il placet e infine il 24 agosto 2016 il Papa ha detto il suo "sì" definitivo al nuovo regolamento.

Le novità più significative le spiega il segretario del Dicastero: “la maggioranza qualificata, per procedere ad ulteriora, nell’esame di un presunto miracolo è di almeno 5/7 oppure 4/6; il caso non può essere riesaminato più di 3 volte; per il riesame del presunto miracolo si richiede una Consulta con nuovi membri; l’incarico del Presidente della Consulta può avere solo una riconferma (5 anni più altri 5); sono tenuti al segreto tutti quelli che trattano il presunto miracolo (promotori della causa, tribunale, postulatori, periti, officiali del Dicastero); i compensi ai periti saranno corrisposti solo tramite bonifico bancario; il Sotto-segretario svolge per i miracoli le funzioni che la Costituzione apostolica Divinus perfectionis magister attribuisce al Relatore”.

Lo scopo è rendere sempre più affidabile la verifica dell’avvenuto miracolo non solo giuridicamente e teologicamente ma anche in senso medico: “ questo Regolamento- spiega Bartolucci_riguarda ovviamente solo il buon funzionamento della Consulta Medica, il cui compito appare sempre più delicato, impegnativo e, grazie a Dio, apprezzato dentro e fuori la Chiesa”.

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Nel testo introduttivo del regolamento si ripercorre la storia del processo per la beatificazione e canonizzazione in senso medico: “Già in epoca medievale si fece ricorso a Periti Medici per i quali, il 17 settembre 1743, fu creato un Albo specifico da Benedetto XIV. Più recentemente, Pio XII istituì presso la Congregazione dei Sacri Riti, il 20 ottobre 1948, una Commissione di Medici, cui aggiunse, il 15 dicembre 1948, uno speciale Consiglio Medico. Giovanni XXIII, il 10 luglio 1959, unificò questi due organismi in una Consulta Medica, approvandone il Regolamento. Alla luce di nuove esigenze e in base alla Costituzione Apostolica Sacra Rituum Congregatio dell’8 maggio 1969, si procedette ad un’ulteriore revisione delle norme del Regolamento, che fu approvato da Paolo VI il 23 aprile 1976. La promulgazione della Costituzione Apostolica Divinus perfectionis Magister di Giovanni Paolo II, il 25 gennaio 1983, e l’esperienza degli ultimi anni da parte di questa Congregazione evidenziarono la necessità di aggiornare nuovamente il Regolamento della Consulta Medica”.

Segue l’elenco degli articoli del regolamento.