Città del Vaticano , giovedì, 22. settembre, 2016 13:27 (ACI Stampa).
Nessuna novità. Piuttosto, una specificazione maggiore di incarichi e funzioni. Così appare lo Statuto della Segreteria per la Comunicazione, l’organismo vaticano chiamato a “rispondere all’attuale contesto comunicativo”, ha uno Statuto, con incarichi precisi.
Alcuni dettagli dello Statuto: tutti i membri sono nominati per cinque anni, dal Prefetto, che è monsignor Dario Edoardo Viganò, al segretario (Monsignor Lucio Ruiz) ai membri del dicastero e ai consultori. E tutti sono nominati direttamente dal Santo Padre.
La Segreteria per la Comunicazione è chiamata – si legge nello Statuto – a “supportare i dicasteri della Curia Romana, le Istituzioni collegate con la Santa Sede, il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e gli altri organismi che hanno sede nello Stato di Città del Vaticano, ovvero che dipendono dalla Sede Apostolica nella nuova attività di comunicazione”.
Lo statuto precisa che la Segreteria per la Comunicazione è articolata in direzioni, e i direttori sono nominati dal Papa su proposta del prefetto e tramite la Segreteria di Stato, la quale - statuto alla mano - sembra mantenere il controllo di tutto il processo di riforma.
Per ora le direzioni sono cinque: la direzione affari generali, sotto la guida del segretario, che fa un po’ da coordinamento e da amministrazione; la direzione editoriale, per ora affidata all’interim dello stesso prefetto (ma che può avere un altro direttore) chiamata a coordinare “le linee editoriali di competenza della Segreteria per la Comunicazione”, lo “sviluppo strategico delle nuove forme di comunicazione” e “l’integrazione efficace dei media tradizionali con i media digitali.