Città del Vaticano , giovedì, 22. settembre, 2016 12:25 (ACI Stampa).
Amare la verità, vivere con professionalità, rispettare la dignità umana: sono i tre comandamenti che Papa Francesco lascia ai membri del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.
L’incontro del Papa con il Consiglio Nazionale dell’Ordine alla vigilia di ottobre – mese in cui una della preghiere dell’Apostolato della preghiera sarà dedicate proprio ai giornalisti (“Perché i giornalisti, nello svolgimento della loro professione, siano sempre animati dal rispetto per la verità e da un forte senso etico”).
Papa Francesco sottolinea che il giornalista “scrive la prima bozza della storia”, nota che le nuove tecnologie stanno sempre più superando carta stampata e televisione, e che questo processo di cambiamento non lascia immune la Santa Sede, che sta vivendo una riforma dei media, con la nuova Segreteria della Comunicazione.
Ma come i giornalisti possono migliorare la società in cui vivono? Il Papa individua tre elementi fondamentali.
Prima di tutto, amare la verità, che “vuol dire non solo affermare, ma vivere la verità, testimoniarla con il proprio lavoro”. La questione qui non è essere o non essere un credente. La questione qui è essere o non essere onesto con sé stesso e con gli altri.” Certo, dice il Papa, in un mondo frenetico “non è sempre facile arrivare alla verità”, , ma la missione del giornalista resta quella di “arrivare il più vicino possibile alla verità dei fatti e non dire o scrivere mai una cosa che si sa, in coscienza, non essere vera”.