Città del Vaticano , lunedì, 12. settembre, 2016 16:30 (ACI Stampa).
Una giornata di preghiera per le vittime di pedofilia: la Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori l’ha proposta, Papa Francesco l’ha avallata e le conferenze episcopali di tutto il mondo stanno decidendo in che giorno svolgerla: l’iniziativa sarà infatti gestita a livello locale. E’ uno dei temi di cui si è discusso nella plenaria della Commissione, che – come ormai tradizione – si è riunita in Vaticano alla vigilia del Consiglio dei Cardinali, iniziato oggi.
Il lavoro della Commissione è quello di sviluppare linee guida e dare consulenze sulla protezione dei minori. Un progetto che testimonia l’impegno della Chiesa per la guarigione e il rinnovamento di quanti hanno subito abusi da parte del clero, ma anche la volontà di impostare una risposta giuridica al tema. È il seguito della riforma delle procedure che era già iniziata sotto Benedetto XVI, e che ora sta prendendo forma secondo le sensibilità di Papa Francesco.
Il quale ha voluto incontrare le vittime in Vaticano, ed è stata una prima volta, dopo i molti incontri con le vittime che Benedetto XVI aveva tenuto nelle nazioni degli abusati ogni volta che vi faceva visita (in Germania, Inghilterra, Australia, Stati Uniti…). E ora, considerato che “la preghiera è parte del processo di guarigione delle vittime” e che “la preghiera pubblica è anche un importante modo di aumentare la consapevolezza nella Chiesa”.
E così “il Papa ha chiesto alle Conferenze episcopali nazionali di scegliere un giorno appropriato per pregare per sopravvissuti e vittime di abusi sessuali come parte dell’iniziativa delle Giornate Universali di Preghiera”.
Alcune conferenze episcopali hanno già deciso: in Australia la giornata di preghiera è l’11 settembre, in Sudafrica ci saranno tre giorni dedicati al tema, dal 2 dicembre al 4 dicembre, che è la seconda domenica di Avvento, nelle Filippine già stanno discutendo. In Italia, in realtà, la Giornata Bambini Vittime già c’è, ed è organizzata dall’Associazione Meter di don Fortunato Di Noto, da sempre in prima linea nella lotta alla pedofilia, un dramma diffuso, e non solo nel clero. Chissà che non ci sia ispirati a questa giornata nel pensare un modello per tutte le conferenze episcopali.