Città del Vaticano , venerdì, 9. settembre, 2016 10:45 (ACI Stampa).
Il tema centrale della Messa odierna a Santa Marta di Papa Francesco è il significato reale dell’opera di evangelizzazione.
Cosa significa evangelizzare? Francesco cerca di spiegarlo patendo dalla Prima Lettura, un brano della Lettera di San Paolo ai Corinti, per interrogarsi su cosa significhi dare testimonianza di Cristo.
Secondo quando riportato dalla Radio Vaticana, il Papa si sofferma su ciò che non vuol dire evangelizzare e prima di tutto evangelizzare significa non vantarsi: “Io vado ad evangelizzare e ho portato in Chiesa tanti”. Fare proselitismo: anche quello è un vanto. Evangelizzare non è fare proselitismo. Cioè né fare la passeggiata, né ridurre il Vangelo a una funzione né fare proselitismo: questo non è evangelizzare. Questo è quello che dice Paolo qui: “Per me non è un vanto. Per me è una necessità che mi si impone. Un cristiano ha l’obbligo, ma con questa forza, come una necessità di portare il nome di Gesù, ma dal proprio cuore”.
E qual è lo stile dell’evangelizzazione, si domanda ancora il Papa. La risposta per lui è “farsi tutto a tutti, andare e condividere la vita degli altri, accompagnare; accompagnare nel cammino della fede, far crescere nel cammino della fede”. Si evangelizza “con questo atteggiamento di misericordia: farsi tutto a tutti”.
E qui Francesco ricorda nella sua omelia che durante il pranzo con i giovani alla Gmg di Cracovia, un ragazzo gli ha chiesto cosa dovesse dire ad un suo caro amico ateo. La risposta del Papa: “Senti, l’ultima cosa che devi fare è dire qualcosa! incomincia a fare e lui vedrà cosa tu fai e ti domanderà; e quando lui ti domanderà, tu di’’. Evangelizzare è dare questa testimonianza: io vivo così, perché credo in Gesù Cristo e annuncio Gesù Cristo e non solo con la Parola, ma con la vita”.