Roma , martedì, 13. settembre, 2016 12:00 (ACI Stampa).
A due anni di distanza dal loro martirio è stata ricostruita in un libro la vita delle 3 missionarie uccise in Burundi nel 2014: Olga Raschietti, Lucia Pulici e Bernardetta Boggian. Papa Francesco le definì “religiose zelanti, generose testimoni del Vangelo”. “Va’, dona la vita! Storia, parole, morte di tre missionarie saveriane in Burundi” (Editrice Missionaria Italiana) è il nome di questo volume, curato da Teresina Caffi, che racconta i loro lunghi anni di missione tra America latina e Africa, il loro impegno rispettivamente come catechista, ostetrica e formatrice, e la loro fine drammatica. ACI Stampa ha intervistato la curatrice del libro, Teresina Caffi.
Perché la scelta di parlare e curare il libro che riguarda la storia di queste tre missionarie uccise?
"Quando due anni fa successe il massacro di Olga, Lucia e Bernardetta, noi saveriane ci sentimmo immediatamente circondate da un’attenzione, una compassione - direi - mondiali e a più riprese ci fu chiesto di parlare di loro, per giornali, riviste, radio e televisioni. La loro morte, la loro vita, alcune loro parole giunsero agli occhi e agli orecchi di molte persone. Quando qualcuno a quel tempo mi parlò di un possibile libro, dissi che per me quegli articoli bastavano e che ora si trattava di continuare la loro missione. Poi mi sono trovata, a Bukavu, nella Repubblica Democratica del Congo, a mettere nella biblioteca comune i libri trovati nelle loro camere. Ho scoperto tra le pagine diversi loro scritti, e, insieme ai libri, dei quaderni. Tornata in Italia, fra le loro cose sono apparsi altri scritti, altri quaderni, un diario… C’erano anche le lettere scritte a parenti, sorelle e amici. Allora ho pensato che valeva la pena di permettere loro di continuare a parlare".
Come viene raccontata la storia delle tre missionarie in questo libro?
"Partiamo dall’evento che le ha unite nella morte, oltre che nella vita: il racconto delle terribili ore che vanno dal pomeriggio del 7 alla notte dell’8 settembre 2014, con un accenno alle indagini che si sono arenate. I tre capitoli successivi raccontano Olga, Lucia e Bernardetta, o, meglio inquadrano le loro parole. Infatti il libro porta i loro nomi come autrici e si vuole un’inquadratura alle loro parole. Sono Olga, Lucia e Bernardetta che raccontano il volto interiore della loro vita missionaria. Un capitolo finale tenta una lettura di questi eventi. Il libro si apre con la Prefazione di mons. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, per lunghi anni vicino agli sforzi di pace in Africa centrale, nella Comunità di Sant’Egidio: pagine che evocano il difficile cammino di pace del Burundi e onorano la memoria delle tre saveriane. E la direttrice generale delle Saveriane Giordana Bertacchini esprime il significato che la morte e la vita di Olga, Lucia e Bernardetta hanno per l’intera famiglia missionaria".