Città del Vaticano , giovedì, 8. settembre, 2016 12:24 (ACI Stampa).
Circa duecento abati e una cinquantina di abbadesse tutti figli di San Benedetto. Dal Papa in udienza questa mattina in occasione del Congresso Internazionale della Confederazione benedettini, un incontro che si celebra ogni 4 anni.
A salutare il Papa l’Abate Primate Dom Notker Wolf che lascia l’incarico alla guida della Confederazione dopo sedici anni.
La vita monastica, ha detto il Papa, è la via maestra per la misericordia: “Il mondo di oggi dimostra sempre più chiaramente di avere bisogno di misericordia; ma questa non è uno slogan o una ricetta: è il cuore della vita cristiana e al tempo stesso il suo stile concreto, il respiro che anima le relazioni interpersonali e rende attenti ai più bisognosi e solidali con loro”.
Il Papa ha ricordato il testo della Vultum Dei quaerere, nel quale ricorda che il motto della tradizione benedettina “ora et labora”, “educa a trovare un rapporto equilibrato tra la tensione verso l’Assoluto e l’impegno nelle responsabilità quotidiane, tra la quiete della contemplazione e l’alacrità del servizio”.
Il Papa mette l’accento sul silenzio per lasciare “parlare Dio nella vita assordante e distratta del mondo”. E poi la esperienza della “ospitalità, voi potete incontrare i cuori dei più smarriti e lontani, di quanti si trovano in una condizione di grave povertà umana e spirituale”.
Importante anche l’impegno educativo: “Gli studenti delle vostre scuole, attraverso lo studio e la vostra testimonianza di vita, possano diventare anch’essi esperti di quell’umanesimo che promana dalla Regola Benedettina”. Ed ecumenico “la vostra vita contemplativa è anche un canale privilegiato per alimentare la comunione con i fratelli delle Chiese Orientali”.