Città del Vaticano , mercoledì, 7. settembre, 2016 17:00 (ACI Stampa).
Ormai è in uscita l'ultimo libro di Joseph Ratzinger - Benedetto XVI. Ultime conversazioni, è il titolo dell'attesissimo libro intervista del Papa Emerito con il giornalista tedesco Peter Seewald. Tra Papa Benedetto e Seewald la collaborazione editoriale è ormai ultradecennale. Quello in uscita, infatti, sarà il quarto libro nato da un colloquio tra i due.
Ma andiamo con ordine.
"Il sale della terra. Cristianesimo e Chiesa cattolica nel XXI secolo" è il primo libro-colloquio tra l'allora Cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e il cronista tedesco. Siamo nell'ormai lontano 1996, 20 anni fa. Nel testo il futuro Benedetto XVI affronta senza peli sulla lingua il rapporto tra la Chiesa e la società contemporanea. Un rapporto che Joseph Ratzinger declinerà per tutto il suo pontificato.
Nel 2000 Ratzinger e Seewald lavorano a "Dio e il mondo. Essere cristiani nel nuovo millennio". Siamo nel pieno del Grande Giubileo e i due interlocutori discutono di Cristianesimo, Cristo e Chiesa con lo sguardo rivolto al Terzo Millennio cristiano. Nel testo il Cardinale Ratzinger parla anche di sè stesso e del suo rapporto con Dio. "Sappiamo - dice - com’è Dio, sappiamo che ci ama. E Lui sa come siamo fatti noi. Sa che siamo carne, che siamo polvere. Perciò ci accetta con la nostra debolezza. Dio non è un gendarme o un giudice sempre pronto a infliggere punizioni. Ma ogni giorno devo proiettare le mie azioni nello specchio della fede, anche alla luce dell’incarico che ho assunto, per riflettere su quello che se giusto e distinguere ciò che è distorto. Allora avverto naturalmente anche ciò che c'è di sbagliato. Per questo esiste il sacramento della Penitenza".
Il terzo volume è il libro intervista "Luce del Mondo. Il Papa, la Chiesa e i segni dei tempi". Siamo nel 2010 e Joseph Ratzinger è Papa Benedetto XVI. Il successore di Giovanni Paolo II parla con la franchezza che lo contraddistingue della Chiesa del Terzo Millennio. Non nasconde nulla, tanto meno gli scandali che prima da cardinale e poi da Romano Pontefice ha combattuto. E nelle pagine del libro Benedetto XVI arriva a profetizzare la sua rinuncia. "Quando il pericolo è grande - spiegava Papa Benedetto a Seewald che gli chiedeva dell'ipotesi dimissioni nel pieno dello scandalo pedofilia - non si può scappare. Ecco perché questo sicuramente non è il momento di dimettersi. E' proprio in momenti come questo che bisogna resistere e superare la situazione difficile. Ci si può dimettere in un momento di serenità, o quando semplicemente non ce la si fa più. Ma non si può scappare proprio nel momento del pericolo e dire se ne occupi un altro. Quando un Papa giunge alla chiara consapevolezza di non essere più in grado fisicamente, mentalmente e spiritualmente di svolgere l'incarico affidatogli, allora ha il diritto e in talune circostanze anche il dovere di dimettersi".