Città del Vaticano , sabato, 3. settembre, 2016 10:00 (ACI Stampa).
Madre Teresa di Calcutta diventerà Santa per volere di papa Francesco, che la canonizzerà domenica 4 settembre in piazza San Pietro alla quale si prevede la partecipazione di migliaia di fedeli.
Postulatore della causa di canonizzazione è padre Brian Kolodiejchuk, che ha incontrato madre Teresa nel 1977, entrando a far parte dei Missionari della Carità fin dal momento della loro fondazione nel 1984. Fu ordinato sacerdote nel giugno del 1985. Ha inoltre rivestito incarichi di formatore di novizi, superiore di comunità, consigliere generale dal 2001, e superiore generale della congregazione dal 2008.
La settimana scorsa è stato protagonista, insieme a Marcilio Haddad Andrino, ingegnere brasiliano che ha ricevuto un miracolo da lei e suor Serena, missionaria della Carità, dell’incontro conclusivo del Meeting dell’Amicizia tra i popoli.
Al termine dell’incontro ho potuto porre alcune domande al postulatore: perché in questo giubileo papa Francesco ha indicato madre Teresa come la santa della misericordia?
“Il Papa ha detto che misericordia significa letteralmente dare il cuore ai miseri. Questo è esattamente quel che ha fatto Madre Teresa. Anche papa Benedetto XVI aveva ricordato che la misericordia non deve calare dall’alto, ma richiede di dare qualcosa di sé. Madre Teresa non ha utilizzato molto la parola misericordia, l’ha messa in pratica con gesti concreti. Non parlava delle sue opere di misericordia, ma ha parlato dell’amore di Gesù verso gli ultimi. Papa Francesco utilizza l’espressione ‘amore tenero’, sempre per indicare che il gesto parte dal cuore. Madre Teresa ci insegna che essere misericordiosi, avere cura dei nostri fratelli e sorelle poveri, aiutarli nei loro bisogni, materiali o spirituali, non è un’opzione; è un comandamento, un obbligo per ognuno di noi. Avere cura gli uni degli altri significa mettere in azione la misericordia. La sua stessa vita era misericordia”.