Città del Vaticano , mercoledì, 31. agosto, 2016 10:08 (ACI Stampa).
Dio ci ha creato in piedi, la sua misericordia ci da dignità, e per questo dobbiamo avere lo stesso coraggio della emorroissa per incontrare il Signore ed essere salvati anche dalla condizione di scarto.
Nella catechesi dell’ udienza di questa mattina Papa Francesco ha proposto una riflessione anche sul la donna: “Questo caso fa riflettere su come la donna sia spesso percepita e rappresentata. Tutti siamo messi in guardia, anche le comunità cristiane, da visioni della femminilità inficiate da pregiudizi e sospetti lesivi della sua intangibile dignità. In tal senso sono proprio i Vangeli a ripristinare la verità e a ricondurre ad un punto di vista liberatorio. Gesù ha ammirato la fede di questa donna che tutti evitavano e ha trasformato la sua speranza in salvezza.
Non sappiamo il suo nome, ma le poche righe con cui i Vangeli descrivono il suo incontro con Gesù delineano un itinerario di fede capace di ristabilire la verità e la grandezza della dignità di ogni persona. Nell’incontro con Cristo si apre per tutti, uomini e donne di ogni luogo e di ogni tempo, la via della liberazione e della salvezza”.
Il Papa si è soffermato sul coraggio di andare a chiedere la misericordia di Gesù che non guarda mai con rimprovero ma con “misericordia e tenerezza. Egli sa che cosa è avvenuto e cerca l’incontro personale con lei, quello che in fondo la donna stessa desiderava. Questo significa che Gesù non solo la accoglie, ma la ritiene degna di tale incontro al punto di farle dono della sua parola e della sua attenzione”.
E la “salvezza” assume molteplici connotati: “anzitutto restituisce alla donna la salute; poi la libera dalle discriminazioni sociali e religiose; inoltre, realizza la speranza che lei portava nel cuore annullando le sue paure e il suo sconforto; infine, la restituisce alla comunità liberandola dalla necessità di agire di nascosto”.