Cellara , sabato, 27. agosto, 2016 10:00 (ACI Stampa).
Dedicare un piazza ad una poetessa sembra un evento banale, ma diventa invece un vero richiamo di spiritualità se la poetessa è una di quelle persone che tutto hanno dato per la educazione dei ragazzi, culturale e spirituale.
Questa mattina Cellara, paesino vicino Cosenza, celebra propio una di questi eroi del quotidiano Agata Cesario, “una persona meritevole di essere ricordata per le cose che ha fatto e per le cose che ha lasciato” come ricorda il sindaco di Cellara, Mario Caferro.
Insegnante, pittrice e scrittrice, Agata è mancata giovanissima agli affetti della famiglia e della stessa Comunità. Agata era nata a Cellara, piccola realtà del Savuto situata a due passi da Cosenza dove, conclusi gli studi universitari, aveva iniziato il percorso di docente che, successivamente, l’avrebbe vista impegnata a San Giovanni in Fiore e a Roma. Donna di carattere e spiccata sensibilità, fortemente attratta dalle cose della natura, appassionata di microstoria e umanesimo cristiano, sapeva dipingere e scrivere poesie di forte impatto emotivo.
Nascono le raccolte: ‘Spazi infiniti’ (Premio alla Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri) e‘Verso un’alba novella’ (con prefazione della critica letteraria Maria Luisa Spaziani). Agata va alla casa del Padre il 16 maggio 1989, ma di lei resta un’opera intensa anche in campo pedagogico come: ‘Orientamenti di pedagogia e didattica’ e storico ‘Una pagina di storia calabrese: Cellara attraverso i secoli’.
Alla cerimonia di Cellara, partecipano autorità civili, religiose e militari, il vescovo di San Marco-Scalea, mons. Leonardo Bonanno, il preside dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme di Cosenza, Aldo Scarpelli, e , naturalmente, i familiari. La targa sarà scoperta dal figlio di Agata, Carmine Cesario, maresciallo dei Carabinieri.