Città del Vaticano , venerdì, 26. agosto, 2016 10:00 (ACI Stampa).
Con il suo seppur breve pontificato Giovanni Paolo I ha contribuito a forgiare una Chiesa "che è risalita alle sorgenti con il concilio e che nella semplicità e nella povertà evangelica si piega a servire il mondo, facendosi prossima alle realtà umane e alla loro sete di carità". Così il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, ricorda la figura di Giovanni Paolo I, di cui oggi ricorre il 38/mo anniversario dell'elezione a Romano Pontefice.
Secondo il porporato l'elezione di Albino Luciani, Patriarca di Venezia, non fu una scelta politica ma avvenne "soltanto secondo un criterio ecclesiale, quello cioè di mettere al centro la più importante qualità di un vescovo: il suo essere pastore" e Giovanni Paolo I era un uomo "che aveva vissuto nel gregge e per il gregge, aveva condiviso i dolori della sua gente e in modo particolare dei poveri e degli emigranti, aveva accompagnato i travagliati percorsi dei preti del suo tempo".
Il successore di Paolo VI - spiega ancora il Cardinale Parolin - fu visto in conclave come "un padre, nutrito di umana e serena sapienza e di forti virtù evangeliche, esperto delle ferite dell’uomo contemporaneo e delle esigenze dell’immensa moltitudine degli emarginati che vivono fuori dell’opulenza", era in definitica "il sacerdote che crede nella potenza della preghiera, capace di sfidare l’indifferenza con l’amore".
Il Cardinale parla inoltre della visione della Chiesa di Luciani, un mistero della luna: "non brilla di luce propria, ma di luce riflessa, che non è proprietà degli uomini, ma Christi lumen".
Nato a Canale d'Agordo nel bellunese nel 1912, sacerdote dal 1935, il Patriarca di Venezia Albino Luciani viene eletto Papa al termine del conclave - convocato dopo la morte di Paolo VI - il 26 agosto 1978.