Eppure non c'è uno spazio per i bambini per giocare o uno spazio per costruire una piccola casa per proteggersi del sole in estate o la pioggia e il vento in inverno. Alcune volte, siamo costretti a rinunciare alla nostra libertà o ai nostri sogni per andare avanti in silenzio.
Un altro problema delicato e complesso è quello che lo stato Israeliano ci aveva provocato, come? Ci aveva messo davanti una questione terribile. Da 10 anni più o meno, siamo stati costretti a fare la coscrizione....cosa significa? Significa che se domani iniziasse una guerra tra lo stato Palestinese e lo stato Israeliano, io che abito a Betlemme sarei costretto a combattere contro mio fratello che abita a Gerusalemme, è immaginabile ed è stato rifiutato da tutti i cristiani che abitano sia nel territorio palestinese che nel territorio Israeliano.
Un altro problema è quello che riguarda il lavoro, che è la cosa più sacra che protegge la dignità umana. Perché se vivessi in un posto di guerra o come già accennato, in una grande prigione cioè una città circondata da mura e non riuscissi a trovare un lavoro stabile per vivere quotidianamente e sostenere la mia famiglia, non riuscirei a vivere in pace, in questo caso, sarebbe preferibile emigrare e lasciare la casa e la patria, per trovare un lavoro stabile, una vita tranquilla e un futuro sicuro.
Si può parlare di Martirio per i cristiani?
Si, perché molte persone sono state costrette a convertirsi o a fuggire (andare via... in Europa o negli Stati uniti) pena la morte. In questo caso, le persone che hanno abiurato la propria fede hanno subito il martirio ed in alcuni casi la violenza. Esempio, ne è quello che è successo dieci anni fa nella Chiesa della natività a Betlemme quando è stata circondata e attaccata dei soldati Israeliani, o quello che è successo nella striscia di Gaza.
Qual è la sua esperienza per il dialogo ?
Come Chiesa locale in Palestina e Israele, noi siamo convinti che il dialogo e l'incontro personale con l'altro sono le uniche vie per risolvere i problemi sorti a causa della diversità e della guerra. Da anni, noi abbiamo provato e riprovato senza perdere la speranza di incontrare l'altro, abbracciarlo e amarlo, trovare punti in comune con l'altro che è diverso e che non accetta il dialogo con noi cristiani perché per gli ebrei noi siamo traditori e per i musulmani noi siamo infedeli. Alcune volte è molto difficile dialogare perché ciascuno di noi è figlio della sua religione e della sua cultura cioè tutti siamo obbligati a difendere la nostra cultura e la nostra religione senza cercare il bene comune, dall'altro lato, non si può dialogare al livello teologico per questo siamo convinti che il dialogo debba essere a livello sociale e familiare cioè cercando i punti in comune tra la famiglia, i diritti e doveri dei figli, ed ecc,.
Che cosa si può fare da Occidente ?
L'Occidente prima di intervenire nella nostra vita quotidiana, deve capire, studiare e approfondire la mentalità e la particolarità di questi paesi. I valori e diritti umani possano essere i punti fondamentali per stabilire una comunità , una società forte e ben sviluppata.
Ma, mi chiedo, come si può capire il valore dell'uguaglianza tra uomo e donna, se ad esempio, per quanto riguarda la legge dell'eredità, l'uomo prende il doppio della donna, nel matrimonio l'uomo ha il diritto di sposarsi con quattro donne, e per quanto riguarda la dignità della persona, il marito può colpire sua moglie perche è suo diritto.
Quali sono le strada da seguire per la Chiesa cattolica?
La Chiesa, soprattutto in questo periodo, ha difficoltà a trasmettere il messaggio d'amore e di pace di Gesù che, con la sua morte e resurrezione ci ha resi figli di Dio e come tali fratelli gli uni degli altri. Purtroppo il comandamento d'amore, che Gesù ci ha lasciato, spesso viene dimenticato e in alcuni Paesi violato. Sì, in questo clima di crescente odio verso l’uomo, privato dei diritti fondamentali, compreso quello alla vita, la Chiesa ha bisogno della benedizione di Dio e di un grande sostegno da parte dei credenti. Come testimoni della “Buona Novella” dobbiamo attivarci quindi in due direzioni: vivere con gioia e serenità, cercando di cogliere la presenza di Dio nella quotidianità della nostra vita; pregare con il cuore ogni giorno secondo le nostre intenzioni senza dimenticare la Chiesa che soffre, sicuri della forza dirompente della preghiera contro il male.
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