Città del Vaticano , lunedì, 22. agosto, 2016 15:00 (ACI Stampa).
Il Meeting di Rimini è una occasione di confronto e dibattito su molti temi. L’economia è al primo posto e, seguendo le indicazioni della Laudato sii, di Papa Francesco, anche l’ambasciatore d’ Italia presso la Santa Sede Daniele Mancini, ha portato il suo contributo alla discussione.
Sul tema della economia globale Mancini spiega che la sua riflessione “si focalizza sulla questione della complessità, analizzata attraverso la lente dell’esperienza e delle riflessioni maturate in decenni di servizio diplomatico, prestato nel Nord e nel Sud del mondo”.
Mancini ha spiegato: “partendo dall’etimologia del termine complessità, affronto le dinamiche degli scenari internazionali e della crisi dell’ordine internazionale, e metto in evidenza la necessità di individuare nuove modalità di collaborazione tra scienza e filosofia e il mondo dei saperi umanistici. La complessità è tema centrale per la riflessione sulle convulse dinamiche che marcano il mondo nel quale viviamo e che non riescono ad essere adeguatamente analizzate e comprese per la mancanza di strumenti idonei.
Il tentativo di analizzare i problemi adottando gli stessi schemi logici, prevalentemente cartesiani, che li hanno generati continua a minare la nostra capacità di ritrovare lo sguardo ampio e di definire una prospettiva di lungo termine. La mia tesi è che non sia complessa l’economia globale, ma il mondo di cui essa è divenuta la forza motrice: in questo mondo, la politica ha perduto ogni capacità di indirizzo e controllo sull’economia, nonostante sia quest’ultima a guidare ogni scelta politica. Il mio suggerimento è che si guardi all’economia globale ed al nostro mondo con un approccio transdisciplinare, un metodo trasversale alle discipline esistenti che miri alla piena comprensione della complessità che ci circonda. Ritengo che soltanto attraverso il dialogo tra neuroscienze, scienze cognitive, psicologia, antropologia, sociologia, economia, intelligenza artificiale si possa giungere ad una visione integrata dell’essere umano nell’epoca della ‘cittadinanza planetaria’.
Parliamo, dunque, di un metodo integrato e multidisciplinare che stabilisca una ‘nuova alleanza’ tra i saperi e tra l’uomo e la natura dell’universo; quel “tutto si tiene” che ci ricorda Papa Francesco nella sua Enciclica ‘Laudato si’, in cui si fondono il destino dell’uomo e quello del mondo”.