Città del Vaticano , domenica, 21. agosto, 2016 12:15 (ACI Stampa).
È la salvezza il tema del Vangelo del giorno e dell’Angelus di Papa Francesco. Il quale sottolinea che Gesù è sì una porta stretta, perché per entrarvi bisogna abbassarsi, essere umili. Ma è una porta misericordiosa aperta per tutti. “Il Signore – dice il Papa – ci offre tante occasioni per salvarci ed entrare attraverso la porta della salvezza. Questa porta è una occasione che non va sprecata! Non dobbiamo fare discorsi accademici sulla salvezza, ma dobbiamo cogliere le occasioni di salvezza”. Perché - e lo ripete più volte il Papa - "la porta è stretta, ma sempre spalancata". E non si devono sprecare le occasioni perché "la nostra vita non è un videogioco o una telenovela. La nostra vita è seria e l’obiettivo da raggiungere è importante: la salvezza eterna!"
Penultima domenica di agosto, in una assolata piazza San Pietro che già si comincia preparare al grande evento del 4 settembre, la canonizzazione di Madre Teresa. Papa Francesco centra tutta la sua riflessione sul Vangelo del giorno, ma con un pensiero alla Turchia, dove un kamikaze si è fatto esplodere durante il ricevimento di un matrimonio a Gaziantep, non lontano al confine con la Siria, causando decine di vittime. "Mi è raggiunta - dice il Papa al termine dell'Angelus - la triste notizia dell’attentato sanguinario che ieri ha colpito la cara Turchia. Preghiamo per le vittime, i morti e le ferite e chiediamo il dono della pace per tutti".
Il tema della salvezza è dunque centrale, e il Papa parte dalla risposta, come al solito spiazzante, che dà Gesù a chi chiede se saranno pochi a salvarsi. La salvezza – spiega il Papa – “non è questione di numeri, non importa sapere quanti si salvano, ma è importante che tutti sappiano quale è il cammino che conduce alla salvezza”.
Un cammino che prevede l’attraversamento di una porta, che è “Gesù stesso” il quale “ci conduce nella comunione con il Padre, dove troviamo amore, comprensione e protezione”. Una porta stretta “non perché sia oppressiva, ma perché – spiega il Papa - ci chiede di restringere e contenere il nostro orgoglio e la nostra paura, per aprirci con cuore umile e fiducioso a Lui, riconoscendoci peccatori, bisognosi del suo perdono”.
Papa Francesco ricorda che Dio “non fa preferenze, ma accoglie sempre tutti, senza distinzioni”. La salvezza donata da Dio “è un flusso incessante di misericordia che abbatte ogni barriera e apre sorprendenti prospettive di luce e di pace”.