Padova , mercoledì, 17. agosto, 2016 16:00 (ACI Stampa).
Padre Enzo, dal 2005, era rettore della Pontificia Basilica di Sant’Antonio a Padova, una delle basiliche e dei luoghi di culto più amati e visitati al mondo. La comunità dei Frati del Santo ha diffuso la notizia della morte, a causa di un improvviso arresto cardiaco. Comunicando anche che la camera ardente sarà allestita nella Sala del Capitolo, nel Chiostro della Magnolia, uno dei luoghi più suggestivi e amati del complesso convenutale annesso alla basilica. A Padova, e ma poi rapidamente un po’ ovunque, la scomparsa di padre Enzo sta creando molta commozione e sconcerto.
Padre Poiana era nato a Corona di Mariano del Friuli il 17 gennaio 1959. Il 2 ottobre 1983 è entrato nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, dapprima a Treviso, quindi a Padova-Santo. Dopo la professione perpetua, il 17 novembre 1990 è stato ordinato sacerdote nella cattedrale di Gorizia il 7 dicembre 1991. Nel 2005 fu nominato Rettore della Basilica di sant’Antonio e in seguito riconfermato, restando in questo incarico fino ad oggi, giorno della sua morte. Tra le molte altre esperienze e i numerosi riconoscimenti, per il suo impegno pastorale è stato nominato cappellano conventuale ad honorem del Sovrano Militare Ordine di Malta, Gran Priorato di Lombardia e Venezia, il 5 giugno 2009. Inoltre, per le relazioni intraprese con la Chiesa Greco-Cattolica di Romania, ha ricevuto nel 2013 la Croce pettorale conferita dal cardinale Lucian Mureşan, arcivescovo e Metropolita di Alba Iulia e Făgăraş (uno dei vescovi-martire della persecuzione anticattolica nell’Europa dell’Est ai tempi della Cortina di Ferro) .
Padre Enzo Poiana, ricordano i frati, spiccava per la grande umanità, il suo desiderio di essere vicino a tutti, in particolare alla gente semplice, nel nome di sant’Antonio. Ma un tratto caratteristico della sua vita era anche il suo impegno costante in iniziative di grande valore culturale e religioso: come la sua perseveranza nel portare avanti l’importante restauro della Cappella dell’Arca e la successiva ostensione del corpo di Sant’Antonio, nel febbraio 2010, che ha portato a Padova più di duecentomila pellegrini. E vanno ricordati anche due avvenimenti più recenti: il suo attivo sostegno alla partecipazione concreta del Museo del Santo al grande progetto Donatello e Padova del 2015: un omaggio al grande genio fiorentino che ha lasciato nella città veneta capolavori universalmente noti, segno indelebile della sua rivoluzionaria arte. Ma anche un’azione sinergica per assicurare a Padova un’occasione unica di promozione della città, del suo patrimonio storico artistico e delle sue proposte culturali.
E proprio nel giugno scorso il rettore si era fatto “portavoce” in prima persona di un’altra importante iniziativa volta a valorizzare un immenso patrimonio, ossia il progetto di riordino e inventariazione dell’archivio storico della Veneranda L’Archivio storico della Veneranda Arca del Santo è un reale tesoro nascosto "di carta e di carte" di oltre 600 anni: 250 metri lineari di documentazione che raccolgono non solo informazioni sul complesso antoniano, sulla devozione al frate portoghese, sulla storia della comunità francescana e del suo Studium teologico, ma anche una miniera di notizie su tutti quegli artisti che hanno contribuito con il loro lavoro e il loro talento alla bellezza della basilica e dei suoi chiostri. Un ennesimo atto d’amore verso il Santo e la sua “casa padovana”, un ultimo messaggio d’amore lanciato dal suo rettore.
Le esequie di Padre Poiana, saranno celebrate giovedì 18 agosto 2016, alle ore 15.00 – in Basilica.
La liturgia funebre sarà presieduta dal Delegato Pontificio S. Ecc. Mons. Giovanni Tonucci.
La liturgia funebre sarà trasmessa in diretta da Telechiara e via streaming all’indirizzo: www.santantonio.org
Una Veglia di preghiera sì svolgerà oggi, mercoledì 17 agosto, alle ore 21.00 in Basilica.
La salma di padre Enzo sarà tumulata nella tomba dei frati al cimitero di Padova-Arcella.