Città del Vaticano , domenica, 14. agosto, 2016 12:10 (ACI Stampa).
Parla del fuoco Papa Francesco commentando il Vangelo di oggi nel quale Gesù usa tre immagini per spigare la morte che lo attende ai discepoli.
Il fuoco che è lo Spirito Santo, dice il Papa: “forza creatrice che purifica e rinnova, brucia ogni umana miseria, ogni egoismo, ogni peccato, ci trasforma dal di dentro, ci rigenera e ci rende capaci di amare”. E se ci apriamo a lui, dice il Papa “ci donerà l’audacia e il fervore per annunciare a tutti Gesù e il suo consolante messaggio di misericordia e di salvezza, navigando in mare aperto, senza paure".
Un fuoco che parte dal cuore, dice il Papa, non parte dalla testa ma dal cuore, insiste.
E lo farà anche con la Chiesa che deve “non abituarsi a camminare entro i confini sicuri”, ma vivere con la capacità di superare i muri e le barriere, di essere creativi, e lo Spirito “ci sprona a metterci in movimento per camminare anche su strade inesplorate o scomode, offrendo speranza a quanti incontriamo. Siamo chiamati a diventare sempre più comunità di persone guidate e trasformate dallo Spirito Santo, piene di comprensione, dal cuore dilatato e dal volto gioioso.
C’è proprio il fuoco dello Spirito Santo che ci porta a farci “prossimi” degli altri: delle persone che soffrono, dei bisognosi; di tante miserie umane, di tanti problemi; dei rifugiati, dei profughi, di… di quelli che soffrono. Quel fuoco che viene dal cuore. Fuoco.