Città del Vaticano , mercoledì, 10. agosto, 2016 10:45 (ACI Stampa).
La Catechesi della seconda Udienza del mese di agosto di Papa Francesco è incentrata sul tema della tenerezza e della compassione, ma soprattutto sulla misericordia di Dio, che guarisce il cuore di ognuno di noi e rende capaci di compiere opere di bene. Un’affollata e molto festiva Aula Paolo VI ha accolto il Papa che ha commentato ai presenti un miracolo di Gesù “veramente grandioso”: la resurrezione di un ragazzo.
“Il cuore di questo racconto – dice il Papa nell’incipit del suo discorso - non è il miracolo, ma la tenerezza di Gesù verso la mamma di questo ragazzo. La misericordia prende qui il nome di grande compassione verso una donna che aveva perso il marito e che ora accompagna al cimitero il suo unico figlio. È questo grande dolore di una mamma che commuove Gesù e lo provoca al miracolo della risurrezione”.
Nell’introdurre questo episodio il Papa si sofferma sui molti particolari in cui indugia l’Evangelista Luca. Primo fra tutti la Porta della cittadina di Nain: “Gesù, seguito dai discepoli e da una grande folla sta per entrare nell’abitato, mentre da esso sta uscendo il mesto corteo che accompagna un defunto, con la madre vedova e molta gente. Presso la porta i due gruppi si sfiorano solamente andando ognuno per la propria strada, ma è allora che san Luca annota il sentimento di Gesù: vedendo la donna, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: “Non piangere!”. Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Grande compassione guida le azioni di Gesù: è Lui che ferma il corteo toccando la bara e, mosso dalla profonda misericordia per questa madre, decide di affrontare la morte, per così dire, a tu per tu. E l'affronterà definitivamente, a tu per tu, sulla Croce”.
Da qui un invito di Papa Francesco nell’associare la Porta di Nain alla Porta Santa del Giubileo della Misericordia: “Durante questo Giubileo sarebbe buona cosa che varcando la porta i pellegrini pensassero a questo episodio accaduto sulla porta di Nain. Ognuno giunga sulla Porta Santa portando la sua vita, i suoi progetti, fallimenti, dubbi, timori, per presentarla alla Misericordia del Signore… Il Signore si fa vicino ad ognuno di noi”.
“Non piangere” dice Gesù alla donna. “Questa – spiega il Papa - è la porta dell’incontro tra il dolore dell’umanità e la compassione di Dio. Varcando la soglia compiamo il nostro pellegrinaggio verso la misericordia. Il Signore dice a tutti: “Dico a te, alzati”!