Cracovia , lunedì, 1. agosto, 2016 10:00 (ACI Stampa).
La prima riunione in Vaticano sarà il prossimo 3 agosto, ma i vescovi di Panama sono già certi di una cosa. Sarà “una Giornata Mondiale della Gioventù differente, allegra, calda, a passo di salsa. Lo dice l’arcivescovo Domingo Ulloa di Panamà, chiamato con la sua arcidiocesi ad aprire le braccia ad un numero di pellegrini che potrebbe arrivare ad essere un quarto della popolazione della nazione, che è di 4 milioni di persone. Ma il Cardinal José Lacunza non ha dubbi: “Come fu in grado di allargare il canale, Panama saprà allargare le sue braccia per l’accoglienza”.
I vescovi di Panama parlano in un briefing con pochi giornalisti al termine della Giornata Conclusiva della Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia. Sono venuti ad accompagnare circa 1300 giovani, alcuni arrivati nei gruppi organizzati, altri nelle delegazioni particolari.
Sottolinea l’arcivescovo Ulloa: “Abbiamo voluto questa Gmg perché siamo convinti che è un evento in cui i giovani hanno la grande opportunità di incontrarsi con Dio e con loro stessi. E questo è importante specialmente nella Regione Centroamericana, dove la grande maggioranza dei giovani vive l’esclusione per la povertà, e in una realtà così difficile siamo vittime delle migrazioni, della tratta delle persone, del traffico di droghe”.
Ecco allora che la Giornata Mondiale della Gioventù si trasforma “in un balsamo, uno stimolo per incontrare questo cammino cristiano”.
Eppure, ci sono tanti motivi per scegliere Panama, spiega ancora l’arcivescovo Ulloa. Il primo è che Panama è stata la prima diocesi del Centro America, fondata addirittura nel 1503. Poi, perché è un Paese di passaggio, e nell’istmo sono passati anche migliaia di missionari.