Cracovia , venerdì, 29. luglio, 2016 20:46 (ACI Stampa).
È la giornata della riflessione e del dolore per Papa Francesco, e la ripercorre brevemente salutando i fedeli riuniti in piazza dell’arcivescovado, affacciandosi per la terza e ultima volta in questo viaggio dal balcone di Giovanni Paolo II. “Gesù non era sofferente solo 2000 anni fa. Soffre anche oggi. Preghiamo per tutti i Gesù del mondo”, esorta Papa Francesco.
Esordisce il Papa dal balcone: “Abbiamo finito la giornata con la recita della Via Crucis. Abbiamo pregato la Via Crucis, siamo stati vicino a Gesù sofferente”. Ma – aggiunge – “Gesù non era sofferente solo 2000 anni fa. È sofferente anche oggi. C’è tanta gente che soffre, ammalati, senza tetto, affamati, quelli che sono dubbiosi nella vita, che non sentono la felicità della salvezza, o che si sentono con il peso del proprio peccato”.
Poi, il Papa ricorda la visita all’ospedale pediatrico di Prokocim. “Anche lì Gesù soffre – dice – e ci sono tanti bambini… e sempre mi viene quella domanda: perché soffrono i bambini? Non ci sono risposte per queste domande”.
Quindi, Papa Francesco racconta il viaggio a Birkenau e Auschwitz per “ricordare i dolori di 70 anni fa”. Esclama il Papa: “Quanto dolore! Quanta crudeltà! Ma è possibile che noi uomini, creati a somiglianza di Dio, facciamo tutto questo?”
Poi prosegue: “Non vorrei amareggiarvi, ma devo dire la verità. La crudeltà non è finita in Auschwitz e Birkenau. Anche oggi tanti prigionieri sono torturati subito, per farli parlare… oggi ci sono uomini e donne nelle carceri sovraffollate… oggi c’è questa crudeltà”.